Dieci modi per morire felici: quando il teatro diventa un gioco – e il gioco, vita vera

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In gioco nello spettacolo. Uno spettacolo nel gioco. Ma soprattutto, un’esperienza. È questo che accade a Spazio Diamante con Dieci modi per morire felici, ideato e diretto da Emanuele Aldrovandi, con drammaturgia firmata dallo stesso Aldrovandi insieme a Jacopo Giacomoni. In scena fino al 13 aprile nella Sala Black, lo spettacolo si presenta come un vero e proprio esperimento teatrale, dove il pubblico non è più spettatore passivo, ma parte attiva di un grande rito collettivo.

Dieci concorrenti – scelti tra il pubblico e perfettamente inseriti nella narrazione – siedono in semicerchio, ognuno con le proprie caratteristiche e la propria umanità. A condurre il “gioco”, un attore irresistibile, capace di muoversi con agilità tra comicità tagliente e riflessioni profonde sul senso della vita e della morte. È lui la guida di questo viaggio attraverso le esistenze altrui, che sono poi, inevitabilmente, anche le nostre.

Ad ogni anno che passa, i concorrenti gettano in una pozza d’acqua un fiore bianco – simbolo di energia vitale – e, rievocando le tappe delle loro vite, possono guadagnare o perdere felicità. L’obiettivo? Arrivare alla fine del proprio percorso al massimo della felicità. Un meccanismo semplice ma potentissimo, che rende ogni replica unica, ogni storia diversa, ogni destino incerto.

A rendere tutto ancora più coinvolgente è il pubblico, “l’Umanità”, chiamato ad esprimere consenso o dissenso, influenzando le sorti dei partecipanti. Una dinamica che rompe le barriere tra palco e platea e trasforma la visione in una vera e propria condivisione.

La scenografia – curata da Francesco Fassone con la collaborazione di Jessica Koba – è essenziale ma di grande impatto: dieci postazioni in semicerchio che incorniciano la pozza d’acqua dove si muove l’attore, centro pulsante dell’azione. I costumi di Costanza Maramotti (con Nuvia Valestri) e le musiche di Riccardo Tesorini completano il quadro di un allestimento curato, suggestivo, ma sempre al servizio del racconto.

Prodotto dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e dall’Associazione teatrale Autori Vivi, Dieci modi per morire felici è uno spettacolo da non perdere: perché fa ridere, pensare, emozionare – e perché ci ricorda che, in fondo, la felicità è un gioco in cui tutti possiamo (e dobbiamo) partecipare.

Appuntamento allo Spazio Diamante, via Prenestina 230B, Roma. Venerdì e sabato alle 21, domenica alle 17. Biglietti: €14, disponibili su TicketOne o presso il botteghino.

Giulia Nardinocchi

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