“Sono profondamente deluso dalla decisione del governo israeliano di chiudere l’ambasciata a Dublino”, ha dichiarato il capo del governo irlandese, Simon Harris che ha aggiunto: “la politica estera dell’Irlanda si fonda sul nostro profondo impegno al dialogo e alla risoluzione pacifica delle controversie. Le ambasciate residenti svolgono un ruolo molto importante in questo senso. Mantenere i canali aperti non è mai stato così importante per comprendere meglio le posizioni dell’altro, anche quando siamo in disaccordo. Respingo totalmente l’affermazione secondo cui l’Irlanda è anti-israeliana. L’Irlanda è a favore della pace, dei diritti umani e del diritto internazionale. L’Irlanda vuole una soluzione a due Stati e che Israele e Palestina vivano in pace e sicurezza. L’Irlanda difenderà sempre i diritti umani e il diritto internazionale. Nulla potrà distrarci da questo”. Lo scorso mese di ottobre, il Taoiseach Simon Harris, aveva, inoltre, già paventato la possibilità che l’Irlanda avrebbe avviato un processo di revisione degli scambi commerciali con Israele sui prodotti provenienti dalla Cisgiordania occupata.