Duello tv tra Trump e Biden: primo dibattito elezioni presidenziali Usa

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Niente stretta di mano, attacchi reciproci e accuse tra economia, politica estera, aborto, immigrazione. Joe Biden e Donald Trump sul ring della Cnn per il primo confronto tv in vista delle elezioni Usa 2024. Novanta minuti nello studio di Atlanta, il presidente e l’ex presidente si confrontano davanti a milioni di telespettatori americani e non solo rivendicando i risultati raggiunti nei rispettivi mandati e puntando il dito contro il rivale. Quasi un match di pugilato, con lo studio della Cnn, ad Atlanta, a fare da ring. La durata come una partita di calcio: 90 minuti, ma senza pubblico. Il presidente Joe Biden e il candidato repubblicano Donald Trump, è stata riservata ai sonnambuli italiani: in onda dalle 3 della notte tra giovedì 27 e venerdì 28 giugno.

Il dibattito di Atlanta avrà un peso enorme, considerando che ci sarà solo un altro faccia a faccia tra i due candidati, a ottobre, poche settimane prima del voto.

Nel confronto tv entra in campo l’età. Il presidente ha 81 anni, l’ex presidente ne ha 78. Trump cita i risultati ottenuti in “due test cognitivi, brillantemente superati. Vorrei che anche lui si sottoponesse a un test. Toccando ferro, io sto bene, la mia salute è ottima. Mi sento in forma come 25-30 anni fa, credo di aver perso anche peso”, dice mentre il discorso si sposta sul campo da golf. “Mi ha sfidato a una partita di golf…. Lui non può colpire una palla e spedirla a 50 yard”, dice l’ex presidente. “Il mio handicap è sceso a 6. Sarei felice di giocare a golf se lui si portasse da solo la borsa…”, la replica di Biden. “Handicap a 6… – chiosa Trump- Ho visto com’è il tuo swing… Questa è la bugia più grande di tutta la serata”.

Si passa dall’andamento dell’economia al ruolo degli Usa nello scacchiere internazionale, con ampio spazio dedicato all’Ucraina e alla minaccia rappresentata da Putin: “C’è l’articolo 5 della Nato: un attacco a uno è un attacco a tutti, se dopo l’Ucraina tocca alla Polonia, che succede?”, chiede Biden.

“Metterei fine alla guerra prima di assumere l’incarico”, dice Trump rispolverando un cavallo di battaglia. Biden, che secondo i media Usa è condizionato da un raffreddore, non appare brillante nelle risposte: tossisce, si schiarisce la voce, parla con voce rauca. Trump affonda il colpo in un paio di occasioni (“Nessuno ha capito cosa ha detto”) mentre Biden sottolinea il curriculum giudiziario e morale del rivale, “un criminale condannato” che “ha fatto sesso con una pornostar”. Per Biden il punto debole di Trump è il nuovo status di “criminale condannato”. La strategia d’attacco è nota: Trump si preoccupa solo di se stesso e si candida anche per evitare la prigione. I guai giudiziari sono indubbiamente il tallone d’Achille del tycoon. Dopo la condanna per i soldi alla pornostar Stormy Daniels, la data chiave sarà l’11 luglio, quando il giudice di New York annuncerà la sanzione contro Trump. L’ipotesi del carcere sembra improbabile e una delle possibilità è quella che vengano concessi i domiciliari all’ex presidente, impedendogli di fatto di partecipare alla convention repubblicana.

In dirittura d’arrivo, l’ex presidente viene interpellato sulla reazione in caso di eventuale sconfitta: accetterà il verdetto o ripeterà che le elezioni sono state rubate come nel 2020? “Accetterò il risultato? Se è un’elezione corretta e legale, certamente”.

L’ultimo sondaggio del New York Times vede ben 6 punti di distacco tra i due: con il tycoon newyorkese davanti all’attuale inquilino della Casa bianca. In tanti, anche i più scettici, sperano che Trump abbia davvero la soluzione giusta per risolvere le crisi in Ucraina e in Israele, nel modo più rapido e meno cruento.

Molti sondaggisti sanno che la notte decisiva per indirizzare l’opinione pubblica può essere questa. Ai due contendenti è stata negata anche la possibilità di leggere appunti, con tempi cronometrati, pena interruzione dell’audio.  Novanta minuti per decidere le sorti dell’America e anche un po’ del mondo.

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