Edi Rama smentisce Repubblica: “Rifarei cento volte l’accordo sui migranti con L’Italia. Parole mai dette”

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Edi Rama irritato e offeso, smentisce la ricostruzione di “Repubblica”. Il premier albanese non ha “cambiato idea” affatto  sul protocollo sui migranti siglato con l’Italia. Invece con il titolo “Rama scarica Meloni“, il quotidiano diretto da Molinari e gli altri giornaloni al seguito da giovedì fino a poche ore fa, avevano brindato al fallimento – presunto- dell’accordo siglato dalla premier e dal primo ministro albanese. Rama – tra l’altro molto offeso nel suo ruolo di ospite – ha rispedito al mittente la fake news: Nessuno “scarica” Meloni. “No, non ho cambiato idea né ho dato un’intervista- precisa duramente- . Ho fatto l’albanese che pratica la nostra antica religione dell’ospitalità. Offrendo il caffè a cari amici venuti dall’Italia a Tirana”. Inizia così il lungo messaggio affidato a X dal premier albanese Edi Rama, in cui smentisce alcune sue dichiarazioni contenute in un articolo di Repubblica sui centri per i migranti dell’Italia su territorio albanese.

Con il cronista, racconta Rama, “abbiamo colloquiato di tante cose in una bella atmosfera di amicizia; e certo anche dell’accordo e della storia dell’immigrazione clandestina dall’Albania verso l’Italia; alla quale il governo D’Alema riuscì a porre fine con grande buon senso e lungimiranza strategica. Ma mai avrei immaginato che sarei finito ancora una volta nella palude della battaglia politica italiana. Virgolettato con parole che non ho mai detto: tipo ‘sarà un flop’ o ‘ci vorrebbe D’Alema’ sotto il titolo ‘Rama scarica la Meloni’, nel quale non mi riconosco per niente”. Rama smentisce categoricamente uun suo dietrofront.

Dice Rama: “Comunque ripeto: se dovessi tornare cento volte sui miei passi cento volte farei l’accordo sui migranti con l’Italia e con nessun altro Paese”. Il premier albanese aggiunge di aver “sempre detto che secondo me è una cosa nuova che dovrà confrontarsi alla prova della realtà. Ma poi se per realtà si pubblica la foto di un cantiere alle prime ore di lavoro, accompagnata con il titolo: ‘800 milioni buttati nel nulla’; allora si vive in mondi paralleli. E nulla potrebbe avvicinarci alla reale sfida gigantesca dell’immigrazione illegale, in un’Europa che deve unirsi per combattere nello stesso tempo il traffico criminale dei poveri e l’inverno demografico che minaccia sempre più il suo futuro. Mentre i politici sembrano come i preti di Costantinopoli: che erano cosi presi dal dibattito tra di loro sul sesso degli angeli e non si rendevano conto che le mura della città erano già forate da tutte le parti”.

Sara Kelany, parlamentare di FdI e  responsabile del Dipartimento Immigrazione mette in luce tutta la scorrettezza dell’operazione: “Edi Rama è stato chiaro nello smentire le parole riportate oggi da Repubblica. Mostrando anzi molta irritazione per le frasi che gli sono state falsamente attribuite: secondo le quali avrebbe ‘scaricato’ il presidente Meloni e che i centri in Albania sarebbero un flop”.  La sinistra – ribadisce Kelany-  anche grazie ai mezzi di stampa orientati, insiste nell’utilizzare a fini di propaganda e campagna elettorale la costruzione dei centri in Albania”. Però ora c’è di più. “Attribuire ad un premier di uno Stato estero parole mai pronunciate per gettare fango sul governo italiano, come ha fatto  Repubblica, è quanto di più scorretto e pericoloso anche per la tenuta dei rapporti internazionali con l’Albania”.

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