Non solo elezioni Europee: all’Election Day dell’8 e 9 giugno gli italiani sono stati chiamati alle urne anche per le Regionali in Piemonte e le Amministrative: si è votato in 3.716 Comuni, 29 dei quali capoluogo, per eleggere sindaco e consiglio comunale. Le sfide elettorali di maggior peso politico sono state quelle a Firenze, Bari, Cagliari e Bergamo: Firenze e Bari andranno al ballottaggio mentre Cagliari e Bergamo vanno al centrosinistra. I seggi sono rimasti aperti fino alle 23:00 di domenica 9 giugno e lo spoglio è iniziato alle 14:00 di lunedì 10. I risultati definitivi sono attesi per la serata di lunedì mentre le prime proiezioni sono attese per le 15:00.
Già dagli exit poll immediatamente successivi alla chiusura delle urne è apparso evidente il vantaggio del presidente uscente Alberto Cirio (centrodestra) sulla sfidante Gianna Pentenero (centrosinitra). Minimo il risultato della candidata pentastellata Sarah Disabato.
Questa la situazione alle 15:15 secondo le proiezioni di Opinio per la Rai:
- Alberto Cirio (cdx) – 53%;
- Gianna Pentenero (csx) – 35,4%;
- Sarah Disabato (M5S) – 9,1%;
- Francesca Frediani (lista civica) – 1,4%;
- Alberto Costanzo – in attesa del dato.
A meno di improbabili colpi di scena, manca solo l’ufficialità della fine degli scrutini per attribuire la vittoria a Cirio. Si tratta della prima volta in 25 anni che in Piemonte un presidente della Regione si appresta a essere rieletto per un secondo mandato.
I candidati alla carica di governatore in Piemonte sono cinque. Se a destra si è trovato accordo sulla riconferma del candidato uscente, il quadro a sinistra è più frammentato. I nomi:
Alberto Cirio, esponente di Forza Italia, è sostenuto dall’intero centrodestra unito, che comprende anche Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati.
Il Partito Democratico ha scelto Gianna Pentenero, ex assessora comunale a Torino, supportata anche da Alleanza Verdi e Sinistra e dagli Stati Uniti d’Europa.
I Cinque Stelle hanno deciso di correre da soli, presentando come candidata Sarah Disabato, attuale capogruppo in Regione.
Nei giorni scorsi un candidato dei Cinque Stelle, Marco Allegretti, aveva ritirato la sua candidatura come consigliere regionale in Piemonte, dopo essere risultato indagato per sottrazione fraudolenta delle imposte.
Tra gli altri candidati c’è l’avvocato Alberto Costanzo, sostenuto dalla lista Libertà di Cateno De Luca, che nel 2019, quando si candidò a sindaco di Casale Monferrato, era appoggiato da CasaPound.
C’è poi Francesca Frediani, ex esponente dei Cinque Stelle e attivista del movimento No Tav, che si è candidata con la lista Piemonte Popolare.
Sabato, quando si è votato dalle 15:00 alle 23:00, l’affluenza era del 17,54%. Domenica, alle 12:00, l’affluenza era salita al 29,24%. Alle 19:00, con i dati di tutte le 4.795 sezioni, era al 47,55%. L’affluenza finale si è attestata al 55,3%, in netto calo rispetto alle precedenti elezioni del 2019, quando aveva votato il 63,34% (-8%).
Questa tornata di elezioni in Italia è stata la prima con le nuove regole, in vigore dalla scorsa estate. Il candidato presidente viene eletto direttamente, senza la possibilità di un eventuale ballottaggio. I premi di maggioranza per i consiglieri delle liste che sostengono il presidente eletto variano in base ai voti ottenuti. Se il presidente eletto ottiene meno del 45% dei voti, i seggi saranno 28. Se ottiene tra il 45% e il 60%, i seggi saranno 30. Se supera il 60%, la maggioranza ottiene 32 seggi. Le opposizioni avranno comunque garantiti almeno 18 seggi in Consiglio regionale.
Cambia anche il sistema elettorale: 40 seggi sono attribuiti con sistema proporzionale tramite liste circoscrizionali concorrenti, mentre 10 seggi sono assegnati con sistema maggioritario sulla base di liste regionali abbinate al candidato presidente.
Ecco la ripartizione dei seggi:
- Alessandria: 4
- Asti: 2
- Biella: 2
- Cuneo: 5
- Novara: 3
- Torino: 21
- Verbano-Cusio-Ossola: 1
- Vercelli: 2
Per il centrodestra la vittoria alle Regionali in Piemonte si somma alla gioia per i risultati ottenuti alle Europee, con la coalizione di centrodestra che ha rafforzato la propria posizione rispetto alle Politiche del 2022. Le Europee 2024 hanno visto l’elezione a Strasburgo di una serie di nomi noti, fra i quali Giuseppe Antoci, Cecilia Strada, Ignazio Marino, Antonio Decaro, Roberto Vannacci e Ilaria Salis.
Le proiezioni Opinio-Rai delle 15:00 aggiustano il tiro rispetto ai primi exit poll usciti a caldo. La situazione…
A Firenze viene data in vantaggio Sara Funaro (centrosinistra) con il 41,6%. Seguono Eike Schmidt al 32,5%, Stefania Saccardi al 6,1 e Cecilia Del Re al 6-8%. La sfida sembra avviarsi verso il ballottaggio Funaro-Schmidt.
A Bari Vito Leccese (Pd, Verdi) è in testa con il 46%. Seguono Fabio Romito (centrodestra) al 32,4% e Michele Laforgia (M5S e Sinistra italiana) al 20%. Anche qui si prevede un ballottaggio Leccese-Romito.
A Bergamo Elena Carnevali (centrosinistra) si avvia a diventare la nuova sindaca con il 56,3%. Seguono Andrea Pezzotta (centrodestra) al 40,4% e Vittorio Apicella del M5S al 3,3%.
A Cagliari il centrosinistra è avviato verso la vittoria al primo turno: Massimo Zedda va al 58,6. Segue a netta distanza Alessandra Zedda (centrodestra) al 35,8%. Giuseppe Farris con la sua lista civica va al 2,5%.
Sfida al femminile a Perugia: Vittoria Ferdinandi (centrosinistra) viaggia al 49,8%, mentre Margherita Scoccia del centrodestra è al 47,3%. Massimo Monni (lista civica) è all’1,6%.
A Campobasso il centrodestra pare avviato verso la vittoria con Aldo De Benedettis è stimato al 50,1%. Insegue a distanza la candidata del centrosinistra Marialuisa Forte al 32,5%. Pino Ruta (lista civica) è fermo al 17,4%.
A Potenza, Francesco Fanelli (centrodestra) è stimato al 44%. Vincenzo Telesca (Pd) è al 30,5%. Pierluigi Smaldone è al 15,6%.
A Pescara, il sindaco uscente Carlo Masci (centrodestra) è stimato al 51,2%, mentre il candidato del centrosinistra, Carlo Costantini, è tra il 33,1%. Il civico Domenico Pettinari è dato al 13,9%.
A Caltanissetta sembrano avviati al ballottaggio Walter Tesauro (centrodestra) con una forchetta tra il 37 ed il 41% ed Annalisa Petitto tra il 30 ed il 34%.
Situazione incerta a Modena, dove si è ancora in attesa delle prime proiezioni. A confrontarsi sono Massimo Mezzetti (centrosinistra e M5S), Luca Negrini (centrodestra) e il civico Marco Meschiari, oltre ad altri 4 candidati minori.
E intanto c’è già un sindaco eletto in questa tornata di Amministrative. Accade a Ottati, piccolo comune del Salernitano, dove l’affluenza alle urne, alle 23:00 di sabato 9 giugno, si è attestata al 41,55%. L’unico candidato sindaco e primo cittadino uscente, Elio Guadagno, ha dunque riconquistato la fascia tricolore. Ma per l’ufficialità dell’elezione, bisognerà attendere il termine dello spoglio, poiché la conferma arriverà solo se il numero di voti validi supererà il 50%.