Eletto il nuovo Comitato direttivo centrale dell’Anm. Partiamo dai numeri: sul gradino più alto del podio Magistratura indipendente – 2065 voti/11 seggi – seguita da AreaDg: 1803 voti/9 seggi e Unicost: 1560 voti/8 seggi. Poi Magistratura democratica: 1081 voti/6 seggi e Articolo Centouno: 304 voti/2 seggi. Non si è presentata la vecchia Autonomia e Indipendenza dell’ex Davigo i cui voti si sono dispersi tra le varie correnti.
Ann.
Per Md Stefano Celli: “la magistratura progressista è la prima forza del Cdc. Di questi dati bisognerà tenere conto per i prossimi passi dell’Anm”. Mettendo insieme i voti di Md con quelli di Area all’interno delle toghe prevale la linea più dura contro la maggioranza e il Governo che stanno portando avanti con forza la separazione delle carriere. Dato che viene confermato anche dall’affluenza: hanno votato 6855 toghe su un totale di 8404 registrati al voto, pari all’81,57%.
Una mobilitazione di questo tipo significa che la magistratura vuole dimostrare che c’è, che è compatta e pronta a fronteggiare le battaglie che verranno. Ora l’incognita è su chi sarà il nuovo presidente e la sua nuova giunta.
Il nuovo parlamentino si riunirà l’8 febbraio e in quella data le correnti dovrebbero già essersi messe d’accordo per disegnare i nuovi equilibri perché occorre dare un volto allo sciopero e alla manifestazione del 27 febbraio, indetti contro il ddl costituzionale Nordio. La scelta migliore per l’Anm sarebbe quella di una giunta unitaria, con la possibile rotazione della figura del presidente e del segretario tra Mi ed Area. Ovviamente grande voce in capitolo avrà Md che ha raddoppiato i seggi.
Soddisfazione per Stefano Musolino, Segretario di Magistratura Democratica: “Abbiamo raddoppiato la nostra presenza in Cdc, in un contesto generale di ampliamento della rappresentanza della magistratura progressista. È stata un’elezione strana perché il disfacimento di A&I e la decrescita dei Centouno ha generato una distribuzione di voti su tutti i gruppi, insieme ad una crescita di votanti sintomo di grande vitalità dell’associazionismo. Ne nasce un Cdc equilibrato, variegato, colorato nel quale raccogliere l’entusiasmo e la creatività che è venuta dai magistrati più giovani, rilanciando l’azione e la visibilità della magistratura, in un momento in cui il suo volto costituzionale è messo in discussione”.
“Siamo soddisfatti del risultato di Area – ha dichiarato il Segretario Giovanni Zaccaro – che ha avuto un enorme consenso, nonostante la separazione con Md. Ma quel che più entusiasma è la grande affluenza alle urne che dimostra la forza e la credibilità dell’Anm, nonostante gli attacchi subiti in questi giorni”.