Elezioni regionali in Liguria 2024: domenica 27 ottobre, dalle 7 alle 23, lunedì 28 ottobre, dalle 7 alle 15

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Domenica 27 e lunedì 28 ottobre, 1 milione 348mila elettori saranno chiamati a votare per eleggere il governatore della Liguria, dopo il terremoto giudiziario piombato sulla Regione e terminato con le dimissioni e il patteggiamento del suo presidente Giovanni Toti. Nove candidati alla presidenza e 570 consiglieri si contendono il voto, 669 i presidenti di seggio di cui 16 delle sezioni speciali nominati dalla Corte d’Appello di Genova. Il presidente della regione Liguria verrà eletto a suffragio universale e diretto, per quanto riguarda i consiglieri ne verranno eletti trenta che andranno a comporre il Consiglio regionale. Le liste presentate sono suddivise tra le province: 20 a Genova, 19 a Imperia, 19 a Savona, 19 a Spezia. In questa tornata autunnale la Liguria sarà l’unica regione ad andare al voto, poi toccherà a Emilia-Romagna e Umbria.

Quando si vota

Le elezioni si svolgono domenica 27 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 28 ottobre dalle 7 alle 15. Per votare bisogna essere muniti della propria tessera elettorale e di un documento di identità e recarsi al seggio indicato nella tessera. Subito dopo la chiusura del voto inizieranno le operazioni di scrutinio. Nella sede dei seggi elettorali e nei luoghi pubblici indicati dai sindaci vengono affissi i manifesti con i nomi dei candidati. Il telefono deve essere consegnato ai componenti del seggio prima di entrare nella cabina elettorale.

Gli elettori

Sono 653.064 gli elettori della città metropolitana di Genova, 161.132 quelli della provincia di Imperia, 170.806 a Spezia, 216.985 a Savona e 146.614 all’estero.

Meloni al comizio finale per Bucci presidente: “La sinistra già cantava vittoria, poi sono tornati a fare i conti con la realtà. Fino a qualche settimana fa la sinistra già cantava vittoria. Noi ci siamo ritrovati ad attraversare una situazione difficile, il centrosinistra pregustava una vittoria schiacciante, poi sono tornati a fare i conti con la realtà. E la realtà e’ che il centrodestra ha portato” nella regione Liguria, “lo sviluppo. Abbiamo messo in campo l’uomo migliore. Considero osceno che la salute di Marco Bucci sia stata  usata contro di lui, non conta quanto tempo abbiamo ma come usiamo questo tempo”, esordisce così il presidente del Consiglio, alla chiusura della kermesse del centrodestra a Genova per sostenere Bucci, candidato governatore della Liguria.

Con Bucci e Meloni, sul palco del comizio di Genova, si sono alternati i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi e il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, che nelle vesti di fondatore di Alternativa popolare tempo fa ha siglato un accordo politico con il centrodestra.

“Sono ottimista, ma non amo parlare di queste cose prima, per un fatto scaramantico”, ha rivelato Meloni durante l’intervista con il direttore del Tempo Tommaso Cerno, in occasione della festa per gli 80 anni della testata. “Mi fa ben pensare il fatto che nessuno ne stia parlando e voglio ringraziare Marco Bucci per aver accettato questa candidatura: ho considerato vergognosi gli attacchi per essersi candidato nonostante la sua malattia. Penso abbia fatto una scelta molto coraggiosa: nessuno di noi sa quanto tempo ha a disposizione, la differenza la fa come lo spendi questo tempo”, ha aggiunto il premier, alla quale poi Cerno ha chiesto se consideri le regionali in Liguria un test nazionale. “La democrazia è sempre un test, il responso dei cittadini è sacro: non ho due pesi e due misure”, vale a dire che “se vinco era un test nazionale e se perdo era una regione che non conta niente, perché ho sentito anche dire questo…”, ha risposto Meloni.

“In Liguria abbiamo messo in campo una persona che gode dell’apprezzamento di tutti, avversari compresi. Se vincerà Bucci, come ritengo, sarà la conferma che il centrodestra è considerato in grado di governare una regione dove, mi permetto di dire, i risultati sono solo in crescita”, ha detto il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, ospite a L’Aria che tira su La7, mentre Bucci riceveva, tra gli altri, il sostegno del capitano Ultimo, che in un video lo ha definito anche “l’uomo giusto per contrapporsi alla mafia”. “Anche Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo, ha reso pubblico il suo sostegno a Marco Bucci come candidato alla Regione Liguria. Che uno straordinario servitore dello Stato abbia scelto Bucci, non può che rappresentare motivo di grande orgoglio e soddisfazione per l’intera coalizione di centrodestra”, ha detto il senatore di FdI, Gianni Berrino.

La segretaria del Pd, Elly Schlein, che si diceva sicura del 3-0 nel turno elettorale autunnale, ora vede vacillare le sue certezze. La sconfitta dell’ex ministro infatti riaprirebbe l’eterno dibattito sulle sue capacità di coordinare un’alleanza così eterogenea, silenziate dopo il successo alle europee di giugno. Dentro il Pd è di nuovo tutto un vociare: la “ragazza” non ha la statura politica per reggere il comando, difetta in autorevolezza, è troppo arrendevole con Conte. Morale: se perde, si riapre il capitolo dei federatori, un’esca per attirare l’esperto e tranquillo Paolo Gentiloni, tutta un’altra stoffa.

Fiato sospeso anche a Campo Marzio, l’elegante sede romana dell’avvocato di Volturara Appula, Giuseppe Conte, che in caso di sconfitta di Orlando diventerebbe il nuovo capro espiatorio. Il leader del M5S ha voluto in tutti i modi la testa di Matteo Renzi: Italia Viva è stata esclusa dal voto ligure, non c’è un suo candidato nel campo largo. Naturale che l’eventuale affermazione del sindaco di Genova, ancor più se con un margine ristretto, vorrebbe dire gogna per Conte e allori per Renzi. Il fiorentino infatti in questo modo avrebbe buon gioco a dirsi determinante per il centrosinistra.

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