Elezioni regionali in Umbria il 17 e 18 novembre: Donatella Tesei ricandidata

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”Il fatto non è più previsto dalla legge come reato”: così il gip di Perugia ha proceduto all’archiviazione dell’indagine per abuso d’ufficio nei confronti della Presidente della regione Umbria, Donatella Tesei, che sarà nuovamente candidata alle elezioni. Con questa formula viene assolto anche l’assessore regionale alla programmazione europea al bilancio e al turismo, Paola Agabiti, per un’inchiesta basata sull’uso dei fondi europei per lo sviluppo rurale. Tesei sarà anche candidata per le elezioni regionali umbre del 17 e 18 novembre 2024. Ma la Tesei non esprime soddisfazione, vista la tempistica: “Ho appreso la notizia solamente oggi e solo perché ne hanno parlato i giornali. Mi risulta che l’indagine era iniziata da tempo e già questo dimostra ancora una volta la correttezza dell’operato della mia amministrazione. Per il resto, in attesa di consultare gli atti, assisto alla consueta attività di strumentalizzazione e mistificazione, con argomenti di ignobile livello, amplificata dalla vicinanza della scadenza elettorale”.

‘’La condotta non integrava alcun abuso d’ufficio durante la vigenza dello statuto penale anteriore all’abrogazione del reato’’, ha dichiarato l’avvocato dell’assessore Agabiti , Nicola di Mario. Il legale ha precisato che i provvedimenti adottati fossero “tutti atti di programmazione generale che coinvolgevano l’economia della regione, non soggetti in particolare”. Di Mario ha poi chiosato: “Dire che è rilevante per l’economia della regione il settore dell’olio, del luppolo e del tartufo, è un atto di programmazione generale. Con le due delibere non c’è mai stata attribuzione di denaro a nessuno’’.

A pochi giorni dalle elezioni regionali in Umbria, il centrodestra si prepara a consolidare la propria posizione, mentre il cosiddetto “campo largo” vive l’ennesima fase di caos. Il senatore Franco Zaffini, storico esponente di Fratelli d’Italia e presidente della 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) del Senato. Umbro di nascita, Zaffini offre uno sguardo attento in vista del voto di domenica 17 e lunedì 18 novembre: «Il centrosinistra sta raccogliendo i frutti di anni di politiche contraddittorie e divisioni interne. Non è una sorpresa che sia in difficoltà, considerando che nelle ultime dieci competizioni regionali, da Trento a Potenza, non ha portato a casa una vittoria significativa. Dove il centrodestra non ha prevalso, è stato per una manciata di voti, come in Sardegna, ma i numeri parlano chiaro: la sinistra perde, sbraita e grida ai quattro venti, ma la realtà è che viene rifiutata dagli elettori. Questa sinistra “modello Schlein” è poi più radicale e non riesce a tenere insieme anime moderate. L’alleanza con i 5 Stelle, con ex di Rifondazione comunista e con i centri sociali ha ridotto al minimo l’appeal di quel centrosinistra che, ai tempi di Prodi o Gentiloni, almeno fingeva di parlare a tutto il Paese. Oggi non c’è più alcun collegamento con la sensibilità del centro. Insomma, è distante dai cittadini, che non la votano e, francamente, neanche la prendono in considerazione. Il vantaggio del centrodestra è evidente, ma sono scaramantico: è come un rigore, finché non entra in porta non si può festeggiare. La candidatura di Proietti, una figura cattolica, è chiaramente un tentativo della sinistra di coprirsi dietro una “foglia di fico”. Ma i fatti parlano da soli: su questioni fondamentali, come il fine vita, è stata costretta a fare marcia indietro per non contraddire gli alleati estremisti. E non dimentichiamo il termovalorizzatore: da sindaco, la Proietti lo ha sostenuto; ora, come candidata, si è piegata alla volontà dei suoi alleati, rifiutando un progetto che garantirebbe una gestione sostenibile dei rifiuti. Quando siamo arrivati, la sanità umbra era commissariata, con un’ampia parte del bilancio regionale bloccata. Subito dopo le elezioni, è scoppiato il Covid, complicando ulteriormente le cose. Nonostante tutto, abbiamo riprogrammato il sistema sanitario, firmato nuovi accordi con l’Università di Perugia e dato un ruolo importante agli ospedali di territorio. Anche turismo e occupazione mostrano numeri straordinari. Il nostro vero limite? Comunicare di più ciò che facciamo. A differenza della sinistra, che urla e inventa fake news, noi siamo abituati a lavorare a testa bassa».

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