Elisabetta Belloni lascia i servizi segreti, ci resterà fino al 15 gennaio

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Elisabetta Belloni lascia la guida dei servizi segreti. La notizia ha cominciato a circolare nelle scorse ore, venendo poi confermata dalla diretta interessata che ha spiegato che la decisione è nata da sue vicende personali. Secondo quanto emerso, la scelta è stata comunicata a Giorgia Meloni lo scorso 23 dicembre. La premier avrebbe chiesto a Belloni di rimanere al suo posto per qualche settimana. Lei ha accettato di restarvi fino al 15 gennaio. Da questa data non sarà più operativa.

Elisabetta Belloni ha consegnato le proprie dimissioni dal Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Secondo quanto si apprende, non si tratta di una scelta improvvisata. Le dimissioni arrivano in anticipo rispetto alla scadenza del mandato, previsto per maggio 2025. Alla notizia, c’è chi ha parlato di un incarico al fianco del presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ma da Belloni arriva la smentita su nuovi incarichi. “Al momento non c’è nulla, lascio e basta“, ha dichiarato alla stampa. Si tratta di un momento delicato per il Dis, in particolar modo per le trattative per il rilascio di Cecilia Sala. Dall’annuncio delle dimissioni al nome del successore potrebbe quindi non passare molto tempo.

Alla fine del 2024, Elisabetta Belloni ha consegnato la lettera di dimissioni alla premier Giorgia Meloni. In una riunione riservata, alla quale ha presenziato anche il sottosegretario alla presidenza con la delega ai servizi Alfredo Mantovano, Belloni ha spiegato le motivazioni della sua scelta.
Questa non arriva quindi improvvisamente, anche se anticipa la scadenza del proprio mandato. Non si conoscono al momento le motivazioni e Belloni stessa ha dichiarato di voler lasciare e basta, quindi di non aver ricevuto proposte di cariche più elevate. Almeno non ora. Il nome di Elisabetta Belloni, in realtà, spunta fuori ogni qualvolta ci sono nomine importanti da assegnare.

Chi è Elisabetta Belloni: carriera e futuro
Elisabetta Belloni è un nome piuttosto noto nello scenario italiano. È stata a capo dell’Unità di crisi della Farnesina, direttrice generale per la cooperazione allo sviluppo e segretaria generale del ministro degli Esteri con Paolo Gentiloni.

Romana, classe ’58, l’ambasciatrice Elisabetta Belloni, è direttore generale del Dis, Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, dal 12 maggio del 2021, nominata dal governo Draghi al vertice dell’Intelligence, che si accinge a lasciare, dal prossimo 15 gennaio, dopo quasi 5 anni. Studentessa al liceo Massimo di Roma, lo stesso dove ha studiato Mario Draghi, laureata in scienze politiche alla Luiss nel 1982, è entrata in carriera diplomatica nel 1985, ricoprendo incarichi, tra gli altri, a Vienna e Bratislava. Nel 2004, prima donna a ricoprire questo ruolo, viene nominata capo dell’Unità di crisi della Farnesina, gestendo, tra le varie emergenze, i rapimenti di italiani in Iraq e in Afghanistan e lo tsumani nel sudest asiatico.

Dal 2008 al 2012 è direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo e poi dal 2013 al 2015 assume le funzioni di direttore generale per le Risorse e l’innovazione. Promossa ambasciatore di grado nel 2014, nel 2015 è stata capo di gabinetto dell’allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Dal 5 maggio 2016 è stata la prima donna segretario generale della Farnesina. Negli anni il suo nome era più volte circolato come ministro degli Esteri e anche come capo del Dis, nonché come possibile candidata al Colle, prima del bis di Mattarella nel 2022.

Per il futuro di Belloni, però, non sembrano esserci cariche né in Italia né in Europa, smentite dalla stessa, che ha dichiarato come sia solo arrivato il momento di lasciare. Forse il rapporto con Alfredo Mantovano ha anticipato la fine del mandato di alcuni mesi, come è stato raccontato nella giornata da alcuni giornali.

Alfredo Mantovano che ha la delega ai servizi segreti con Belloni non è mai stato in piena sintonia. Una dinamica che, come raccontato sempre da Repubblica, avrebbe finito per convincere Belloni sull’opportunità di lasciare il suo incarico.

È quindi ufficiale: dal 15 gennaio, dopo un periodo di transizione chiesto dal governo e confermato da Belloni per il passaggio di nomina, non sarà più la guida del Dis. Dopo di lei, il ruolo potrebbe passare a Bruno Valensise, già vice del Dis e direttore dell’Aisi. La sua nomina, però, porterebbe a un ulteriore problema sul successore al vertice dei Servizi interni. Il nome, comunque, potrebbe arrivare nei prossimi giorni e sicuramente prima del 15 gennaio 2025.

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