Si direbbe che l’Italia ha fatto grandi progressi, in fatto di sostenibilità, dal 1990: riduzione del 20% sul totale delle emissioni; riciclaggio del più dell’80% dei rifiuti urbani e speciali prodotti nella penisola; implemento del rinnovabile fino a ricoprire circa il 40% del fabbisogno nazionale. Ma andando ad indagare nello specifico, si scopre che non tutti i risultati raggiunti sono frutto di un radicale e necessario cambiamento nell’approccio alla sostenibilità.
Infatti, solo il 19% delle aziende italiane sta rispettando gli obiettivi previsti per raggiungere il Net Zero (la condizione per cui gas serra emessi e rimossi dall’atmosfera si bilanceranno perfettamente). Il 50% sta effettivamente diminuendo le emissioni, ma non abbastanza velocemente, e un 31% ha persino registrato un inquietante aumento nella produzione di gas serra. Il settore più inquinante in assoluto è quello energetico (produce il 34% delle emissioni di anidride carbonica), seguito dall’industria, l’agricoltura, i trasporti e l’edilizia. Una situazione che fa vacillare ogni prospettiva per il futuro e fa riflettere duramente su cosa succede nel resto del mondo.
Perché se questi sono i numeri italiani, a livello globale, le aziende realmente impegnate nella riduzione delle emissioni rappresentano soltanto il 18% del totale. Bisogna anche tenere in considerazione che la trasparenza sui dati della sostenibilità è vista, da molte aziende, come un optional: a guidare la transizione ecologica è decisamente l’Europa, mentre il resto del mondo stenta a fornire le informazioni necessarie per tracciare una panoramica completa della situazione globale. Ben il 50% delle aziende che rilasciano dati sulla sostenibilità, però, producono la stessa quantità di gas serra che producevano nel 2016.
Per quanto riguarda l’Italia, la difficoltà nel diminuire le emissioni dipende dalla mancanza di collaborazione tra grandi e medie imprese: per risolvere il problema il prima possibile, sarà necessario creare un network a livello di filiere industriali per raggiungere modelli sempre più sostenibili.