Il Vecchio Continente è alla ricerca di un Leader vero, con carisma e credibilità politica internazionale per cercare di arginare il crescente stato di isolamento nel quale si trova dopo lo schiacciante pressing della nuova amministrazione Usa. È questo un momento nel quale il grande progetto degli Stati Uniti d’Europa rischia di implodere all’interno di un contesto di allegorica autoreferenzialità alla ricerca del primeggiare sul nulla. Manca un leader, una linea comune, una veduta e una strategia d’insieme. Del resto se non fosse così perché oltre Manica sarebbero ricorsi alla Brexit? Chi potrebbe, in questo stato delle cose, rappresentare il grande contesto culturale, storico e economico come la storia Europa? Una scelta furbetta è stata quella di Macron, che in questo momento di vacatio, con gli Uk fuori dal contesto di Bruxelles e l’armata tedesca alle prese con il rinnovo del cancellierato ha pensato di poter recitare un ruolo che certo non gli compete nel vano tentativo di occupare uno spazio che certo non sarebbe all’altezza di gestire. Questa l’Europa, bistrattata, di Von der Leyen, al cui capezzale politico ci sono le figure prèficee, di egiziana e piramidale memoria, come l’inquilino dell’Eliseo, l’italianissima buona per tutte le stagioni Meloni, l’ultranazionalista Orban, l’accentratore Erdoğan, il quasi sfrattato Scholz e chi più ne ha più ne metta. Occorre, oggi più che mai trovare una figura di grande carisma, alla Draghi o alla Merkel o alla Blair. Un personaggio di grande esperienza e capacità politica ed economica che ha dato prova della sua valenza, come si dice dalle nostre parti con i fatti e non a chiacchiere. Perché di chiacchiere, chiacchieroni e chiacchierati, il mondo e l’Europa ne hanno piene le tasche.
Europa – Cercasi leader
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