L’ aggettivo, sereno, quando è usato dai politici ha un significato sinistro. Chi non ricorda Renzi, allora segretario del PD, rivolto ad Enrico Letta: ” Stai sereno Enrico” . Dopo pochi giorni, Renzi provocò la crisi del governo Letta e ne prese il posto. Quest’ anno il governo Meloni con il prode e ologrammatico ministro dell’ economia, Giorgetti, ha augurato agli italiani serenità sotto gli ombrelloni, perché non avrebbero avuto nulla da temere dal cosiddetto fisco amico. Puntualmente la serenità di un mese di agosto, caldo come non mai, si sta trasformando in ansia e agitazione, non tanto per il caldo, quanto per la raffica di cartelle esattoriali che l’ agenzia delle entrate sta notificando. Altro che serenità! L’ allarme /denuncia viene dall’ Unione degli avvocati tributaristi italiani.Stando alle segnalazioni raccolte, stanno arrivando notifiche di pignoramento subito dopo i cinque giorni dall’ intimazione, per cartelle già da rottamare o rateizzare, quindi inutili. Si tratta di comunicazioni sia inviate dall’ Agenzia delle entrate che dall’ Agenzia delle Entrate – Riscossione. Si sta verificando una sorta di scontro tra una riforma fiscale ispirata a criteri di collaborazione tra fisco e cittadini alla quale si contrappone una prassi dell’ Agenzia delle entrate che invia notifiche a raffica di cartelle anche inutili. In altri termini l’ Agenzia per il fisco contravviene alle circolari del Mef. Quale urgenza e necessità sussiste per inviare tutto ad agosto e creare disagi, inutili ai contribuenti? L’ Agenzia non tiene conto che in questo Paese ad agosto nessuno o quasi lavora, nemmeno negli uffici pubblici? A chi i cittadini dovrebbero rivolgersi per chiarimenti? Come si può verificare una sorta di scollatura con le agenzie territoriali che agiscono in modo autonomo, al limite dell’ arbitrarietà? Con una nota pubblicata agli inizi di agosto, l’ agenzia delle entrate aveva confermato l’ entrata in vigore dello stop a comunicazioni e inviti, salvo casi particolari di indifferibilità e urgenza sino al 4 settembre Il decreto adempimenti prevede due sospensioni dal 1 al 31 agosto e dal 1 al 31 dicembre; in questi due mesi l’ amministrazione fiscale non potrà trasmettere alcun di di comunicazione salvo, come sopra specificato, i casi di indifferibilità e urgenza. Per questa situazione al limite del grottesco si è levata alta la voce dell’ Unione degli avvocati tributaristi italiani che chiede insistentemente alle Agenzie fiscali , di predisporre circolari più omogenee per le agenzie territoriali e vigilare perché vengano attuate. Effettivamente è una questione di civiltà fiscale che nulla toglie alle pretese, ove legittime , del fisco . L’ Agenzia cerca di scaricare la colpa sulle poste che hanno ritardato a consegnare le comunicazioni, ma il risultato non cambia: la tregua è stata violata.
Fisco ‘State sereni sotto gli ombrelloni che è in arrivo una raffica di pignoramenti’
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