Formazione, De Luca: “Situazione paradossale, si cerca lavoro ma aziende non trovano lavoratori specializzati”

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Don Fabio Bellino (Don Bosco Salesiani): “Il 90% dei ragazzi che frequentano i nostri corsi trova occupazione”Gargano (CSIM): “Automotive necessita di manodopera preparata e motivata”

NAPOLI – “Viviamo una situazione paradossale, da un lato si cerca lavoro ma dall’altro le imprese non trovano lavoratori specializzati. Il problema sta diventando davvero serio. In questa struttura abbiamo realizzato corsi rivolti ai ragazzi che escono dalle medie inferiori e possono iniziare la formazione professionale in vari campi. In questi laboratori si formano meccanici sia per moto che per auto, c’è un accordo sia con Yamaha che con Volkswagen. I ragazzi escono formati come meccanici e, al tempo stesso, anche nella logistica grazie a un laboratorio in grado di padroneggiare le tecniche informatiche. Il grosso dei ragazzi formati in questo luogo trova lavoro, è un progetto straordinario”. Lo ha dichiarato Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, intervenuto nel corso dell’evento “Le Fp, Ifts, e imprese: creare lavoro, costruire il futuro” promosso dall’assessorato alla Formazione della Regione Campania e svoltosi presso l’Istituto Salesiano ‘don Bosco’ di Napoli. Sulla preparazione dei giovanissimi coinvolti nei percorsi formativi è intervenuto Mario Gargano, presidente del Centro studi Innovazione e Mobilità: “Con il nostro Centro Studi abbiamo collaborato con i Salesiani per inserire nelle aziende ragazzi già preparati sul piano teorico, fornendo una formazione tecnica e pratica. Abbiamo offerto l’opportunità di conoscere il mondo del lavoro attraverso l’esperienza diretta e la perseveranza. Un plauso va ai tutor della struttura ‘Don Bosco’, che hanno svolto un lavoro straordinario nel motivare i ragazzi e verso la ‘meccatronica’. Le case automobilistiche hanno contribuito fornendo al centro di formazione motori e vetture di prova per le simulazioni, permettendo così ai giovani di acquisire competenze sul campo. Tuttavia, nel settore dell’automotive si riscontra una scarsa attrattiva per i giovani: la manodopera è sempre più carente e le nuove generazioni guardano altrove. I Salesiani, invece, svolgono un ruolo fondamentale nel colmare questo divario, offrendo ai ragazzi una prospettiva diversa e un percorso di successo, considerato che la stragrande maggioranza di loro riesce a trovare occupazione”.Per il ‘padrone di casa’ don Fabio Bellino, direttore dell’Istituto Don Bosco di Napoli dei Salesiani: “L’elemento fortemente innovativo è quello di mettere insieme istruzione e formazione professionale. I ragazzi che frequentano i nostri centri studiano matematica, inglese e le materie letterarie, ma metà delle ore le passano in laboratorio. Dunque, diventa una formazione globale sia del cittadino sia del futuro lavoratore. Nei nostri laboratori insegniamo la meccatronica, vale a dire la riparazione dei veicoli a motore e la logistica. Ma abbiamo anche nuovi obiettivi come quello di aprirci in maniera più strutturale a tutto il settore del food e della ristorazione. In questo momento abbiamo 141 iscritti e mi piace sottolineare che il 90% dei ragazzi che escono dal nostro centro trova lavoro”.Il dibattito è stato moderato da Antonella Ciaramella, coordinatrice assessorato regionale alla Formazione professionale: “La formazione è determinante per affrontare i cambiamenti del mondo del lavoro, per i quali spesso non siamo ancora pronti, di fronte ad aziende che cercano persone formate in modo specifico”.Il rapporto con i ragazzi è stato al centro dell’intervento di Matteo D’Andrea, coordinatore settore auto della ‘Scuola del Fare’ dei Salesiani: “E’ complicato far comprendere ai ragazzi che il lavoro nel settore dell’automotive non è un mestiere usurante. Abbiamo un tasso di assunzione del 90%. Essendo nativi digitali, i giovani si appassionano all’elettronica, una competenza sempre più richiesta dalle aziende, insieme alla manualità. La nuova sfida riguarda il settore della carrozzeria: in autunno avvieremo gli FTS per rispondere alla forte domanda di carrozzieri”.L’assessore regionale alla Formazione, Armida Filippelli ha sottolineato che “per fare matching tra domanda e offerta occorre cogliere al volo opportunità come quelle offerte dalla ‘Scuola del Fare’. Crediamo fortemente nei giovanissimi e vogliamo dare loro tutti gli strumenti per trovare un luogo che li formi come persone prima ancora che come tecnici”.All’iniziativa ha partecipato in collegamento Andrea Simoncini (direzione generale delle Politiche attive del Ministero del Lavoro) che ha ascoltato le testimonianze dei tutor e dei giovani coinvolti nei corsi di formazione, illustrando le iniziative del dicastero.

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