“Senti Renato, io sono nelle mani di Giovanni (Toti, ndr) per questi due supermercati qua e… per cui se vogliamo mettere il tuo vino devi parlare con Giovanni (Brunetta ha un vigneto, ndr)”: queste le parole di Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga, che compaiono nelle carte della maxi inchiesta giudiziaria sulla corruzione in Liguria.
Dall’altro capo del telefono – secondo quanto ricostruito dagli investigatori – c’era l’ex ministro Renato Brunetta, chiamato da Moncada nel 2022 per parlare dell’apertura di due supermercati in Liguria.
Moncada, destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di attività imprenditoriale e professionale, è accusato di corruzione nei confronti del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che si trova ora ai domiciliari.
In particolare, dalle indagini è emerso che a pochi mesi dalle elezioni comunali del 2022 – vinte da Marco Bucci per il secondo mandato – Moncada avrebbe chiesto espressamente un intervento di Toti e del suo capo di gabinetto Cozzani al fine di sbloccare una pratica edilizia e agevolarne un’altra per l’apertura di due Esselunga a Sestri Ponente e Savona. “Ottenuta l’immediata presa in carico del problema da parte di Cozzani e Toti – si legge nelle carte – l’imprenditore dopo aver espresso la propria soddisfazione si offriva di effettuare un finanziamento occulto a vantaggi della lista Toti per Bucci”.
Ricapitoliamo: nel marzo 2022, sempre secondo quanto scritto dalla gip Paola Faggioni, nel corso di un incontro a cui erano presenti Toti, Cozzani e Moncada, quest’ultimo avrebbe telefonato a Brunetta, allora ministro per la Pubblica Amministrazione pro tempore, dicendogli di essere “con un amico”, cioè con il presidente della Regione che infatti lo saluta.
Nel corso della chiamata “Moncada rappresenta a Brunetta di avere bisogno del presidente Toti per risolvere il problema di due supermercati a Genova, riferendosi alla futura apertura di due negozi Esselunga, rispettivamente nelle aree di Sampierdarena e Sestri Ponente”. Brunetta, secondo quanto ricostruito, risponde che “sta organizzando un incontro con Toti al ministero”.
In seguito, l’interessamento di Toti e di Cozzani che avrebbe chiamato l’editore di Primocanale, Maurizio Rossi (che risulta indagato per finanziamento illecito sotto forma di campagna politica andata in onda sull’emittente). I passaggi pagati segretamente da Esselunga a Toti, secondo l’inchiesta della magistratura, sarebbero infatti comparsi sul pannello pubblicitario esposto su Terrazza Colombo, nel grattacielo genovese di piazza Dante, per la campagna elettorale comunale del giugno 2022.
Esselunga ha replicato: “In merito alle indagini della procura della Repubblica di Genova, Esselunga dichiara che il proprio management ha sempre agito correttamente ed esprime fiducia nell’operato della magistratura auspicando che si faccia tempestivamente chiarezza sui fatti”.
Ad oggi, Francesco Moncada, Consigliere di Amministrazione di Esselunga ha comunicato al medesimo, ed al Collegio Sindacale, che ha rassegnato le sue dimissioni. Le dimissioni sono state rassegnate anche dalle Società Controllate La Villata Spa e Orofin Spa.
Le dimissioni sono la conseguenza del terremoto giudiziario che abbiamo descritto nell’attacco giornalistico e che ha sconvolto il mondo della politica ligure questa settimana, con gli arresti domiciliari del Presidente Giovanni Toti, e con il presunto coinvolgimento, appunto, di Francesco Moncada in episodi che i giudici preliminari considerano illegali ed in conseguenza dei quali hanno emesso degli ordini restrittivi della libertà personale.
Francesco Moncada, ex consigliere di amministrazione di Esselunga, è marito di Marina Caprotti, figlia del fondatore di Esselunga Bernardo Caprotti e della seconda moglie Giuliana Albera, a cui il fondatore aveva lasciato nel testamento il 70% della catena di supermercati e il 55% degli immobili custoditi nella società Villata.
Nel 2020 il rimanente 30% delle azioni della Esselunga Spa è entrato nel possesso di Marina Caprotti dopo l’accordo transattivo con i figli del primo matrimonio di Bernardo, Violetta e Giuseppe.
Marina Caprotti, figlia dello storico fondatore, è alla guida operativa di Esselunga. Stando a quanto riferito dal Corriere della Sera, Sami Kahale ha lasciato il ruolo di amministratore delegato del gruppo da miliardi di ricavi. La collaborazione tra Kahale e l’impero Caprotti era iniziata anni fa e ha portato il manager a diventare prima direttore generale e poi guida operativa del gruppo. Ora, a prendere in mano la situazione sarà Marina, già presidente esecutivo da giugno 2020.
Marina Sylvia, che oggi ha 46 anni, è la figlia più giovane del fondatore di Esselunga. Nata a gennaio del 1978, sarà lei a prenderà le redini operative dell’azienda. Alla morte del padre, avvenuta nel 2016, la donna aveva ereditato, insieme alla madre, il 70% della Supermarkets italiani, la holding che dal 2006 controlla anche Esselunga. Dopo la morte di Bernardo Caprotti, Marina decise di mandare avanti il gruppo, insieme al marito Francesco Moncada di Paternò e alla madre Giuliana, affidandone poi la guida operativa all’amministratore delegato Sami Kahale.
Poi, nell’aprile 2020, Marina riuscì a comprare le quote ereditate dagli altri figli di Caprotti, che detenevano il 15% ciascuno del gruppo, diventandone così la proprietaria al 100% della Supermarket italiani. Nel giugno 2020, Marina diventò presidente esecutivo della società e ora passerà alla guida operativa del gruppo.
Una nuova sfida, che vede Marina alla guida operativa del gruppo, al posto di Kahale. “Siamo grati all’ingegner Kahale per il grande e intenso lavoro in questi anni, contrassegnati dalla pandemia- ha detto Marina Caprotti, secondo il Corriere – Esselunga ha continuato a crescere e ottenere risultati oltre le previsioni, non solo sul fronte del business ma anche nel posizionamento e nel radicamento territoriale, con nuove e significative aperture in città come Genova e prossimamente a Livorno e Roma. Sono sfide di peso che il gruppo continuerà ad affrontare, rafforzando ulteriormente la governance, nel pieno rispetto del piano industriale approvato dal Cda”.
Così, ora, la figlia più giovane dello storico fondatore di Esselunga, “già presidente da giugno 2020 è la guida operativa del gruppo”.