Francia scende in piazza contro Macron con 150 cortei: ‘La nomina di Barnier è contro il voto popolare’

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Jean Luc Mélénchon ha chiamato a una grande manifestazione popolare, ieri, 7 settembre,  a Parigi contro la decisione  di Emmanuel Macron che, grazie alla Le Pen, ha nominato premier il repubblicano Michel Barnier. La gauche, quindi,   si è ribellata contro  il presidente della Repubblica e contro l’onda blu di Marine Le Pen e Bardella, manifestando in tutto il Paese,  colpevole di aver tradito la sinistra e consegnato il governo nelle mani di un nemico del popolo  del Rassemblement national.

Il compagno Mélenchon, rimasto con un pugno di mosche in mano, agita il popolo programmando oltre 150 le manifestazioni: Marsiglia, Lilla, Nizza, Lione, Bordeaux e Strasburgo. A Parigi l’appuntamento è per oggi in piazza della Bastiglia. Intanto Barnier fa il suo debutto da premier all’ospedale Necker di Parigi. E partono le prime consultazioni “piene di energia” per formare il nuovo governo a due mesi dal voto. Il premier incaricato ha incontrato Macron e i leader di Ensemble e della Destra repubblicana, che hanno aperto a una loro partecipazione al governo.

Apertura anche dalla Destra repubblicana di Laurent Wauquiez, secondo cui “quello che conta è il programma”. E anche ‘A Droite’, il partito di Eric Ciotti,  nato dalla scissione dei Repubblicani dopo la sua decisione di allearsi con la Le Pen. “Decideremo in funzione del programma”, ha detto Ciotti. Barnier ha sottolineato di essere  “sotto sorveglianza di tutti i francesi” , rispondendo  al leader del Rassemblement national Bardella, che aveva affermato all’inizio della giornata che il nuovo primo ministro era  “sotto sorveglianza”. “La realtà è che d’ora in poi non si potrà fare nulla senza di noi”, ha aggiunto il delfino di Marine Le Pen. La piazza è in fermento anche se le prefetture non hanno ancora comunicato i dati. Parole d’ordine della marcia rossa “Resistenza” e “licenziamento”. Urlano “negazione della democrazia” , “i francesi non hanno votato per quella” , “lasciamo che Macron si dimetta”. Vecchi compagni e studenti insieme per alzare la posta. Le Monde fa un ritratto tipo dell’allegra marcia rossa.

Sono 160.000 i partecipanti al corteo di protesta contro Emmanuel Macron a Parigi, 300.000 nelle 150 manifestazioni in corso in tutta la Francia: queste le cifre di Lfi, La France Insoumise, la sinistra radicale che è all’origine dell’iniziativa, per protestare contro il rifiuto del presidente francese di scegliere un premier del Nuovo Fronte Popolare, la coalizione che è arrivata in testa alle legislative anche se lontana da una maggioranza assoluta.

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