Non si lascia attendere la reazione dei mercati finanziari all’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca con l’euro che e il mercato azionario in rialzo. Con la rielezione del Tycoon si è registrata una perdita di posizioni dell’euro al dollaro. La moneta europea è scesa di quasi 2 centesimi rispetto alla valuta statunitense, toccando, secondo le quotazioni di stamattina della Cet, la Central Europea Time, il minimo storico degli ultimi quattro mesi. Di contro, da Wall Street, i futures mostrano un’apertura in rialzo per i principali indici europei, tra cui lo Stoxx 600 paneuropeo e il DAX tedesco. E così mentre il dollaro sale, l’euro e le valute dei mercati emergenti perdono significativamente terreno. L’andamento dei mercati finanziari sta vivendo un’intensa volatilità, con l’indice del dollaro Usa che ha raggiunto il livello più alto da luglio ad oggi. Questo aumento ha esercitato una pressione al ribasso sulle altre valute del G10 e sulle controparti dei mercati emergenti. Stamattina, l’indice del dollaro è aumentato dell’1,5 per cento, segnando la maggiore impennata dal marzo 2020, quando è iniziata la pandemia. La debolezza è stata particolarmente evidente nell’euro, poiché fattori come l’aumento dei dazi, le politiche contro i cambiamenti climatici e i potenziali aumenti dei tassi di interesse negli Stati Uniti minacciano la stabilità economica dell’Eurozona. Un possibile conflitto commerciale tra gli Stati Uniti e l’Ue potrebbe esacerbare le prospettive economiche della regione, spingendo probabilmente la Banca centrale europea ad accelerare i tagli dei tassi. Intanto l’escalation delle tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina potrebbe ostacolare ulteriormente la crescita economica cinese e prolungare la debolezza della domanda dei consumatori, con un impatto sulle esportazioni europee in Cina, in particolare nel settore dei beni di lusso. Per Michael Brown, Senior Research Strategist di Pepperstone, “l’Europa non sta reagendo particolarmente bene alla notizia, con gli investitori apparentemente un po’ spaventati dai potenziali dazi e dalla maggiore incertezza geopolitica che una presidenza Trump probabilmente porterà”. In difficoltà, anche, il peso finanziario del Messico, infatti, tra le valute dei mercati emergenti il peso messicano è sceso di quasi il 3 per cento rispetto al dollaro, segnando il livello più basso degli ultimi due anni, in quanto gli operatori si coprono contro la crescente probabilità di barriere commerciali tra Stati Uniti e Messico. Anche lo yuan cinese è sceso di oltre l’1 per cento rispetto al dollaro a causa delle preoccupazioni per le future relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Per Michael McCarthy, Market Strategist e Chief Commercial Officer di Moomoo Australia, “la vittoria dei repubblicani potrebbe essere una cattiva notizia per il resto del mondo. Mentre, molte delle politiche repubblicane sono stimolanti e popolari negli Stati Uniti, la promessa di erigere immediatamente barriere commerciali è una preoccupazione globale”. A Wall Street si registra un significativo rialzo con le obbligazioni che estendono le perdite e il Bitcoin tocca i massimi storici.
Francoforte – Alla notizia dell’elezione di Trump crolla l’euro, ma le azioni sono in rialzo
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