Nicola Fratoianni, leader della sinistra italiana e deputato, dopo che Ilaria Salis, eletta da Avs parlamentare europea, aveva rivendicato con orgoglio il suo passato di lottatrice per i senza casa e le occupazioni abusive, ci si aspettava da Avs non una smentita secca ma almeno una stemperante dichiarazione: ‘Ilaria Salis rivendica la militanza nel movimento di lotta per il diritto alla casa? Mi ritrovo nelle battaglie per questo diritto, anche nelle occupazioni». Con queste parole, Nicola Fratoianni prende le difese della neo-eurodeputata di Avs che ha risposto per la prima volta alle accuse sull’occupazione di una casa popolare a Milano. «Questo movimento ha posto un problema, ossia la negazione del diritto all’abitare: rivendicare questo diritto deve essere superiore anche rispetto alla speculazione – ha aggiunto Fratoianni -. Viviamo in un Paese in cui la negazione dei diritti universali e fondamentali è diventata la norma, ci siamo abituati a tutto questo. E in nome di questa abitudine, ogni forma di ribellione è ricondotta nel circuito del penale, del reato. Mentre io penso – ha concluso il leader di Avs – che chi si batte, anche con modalità come queste, per porre e per risolvere un problema, andrebbe considerato in altro modo’.
Forse Avs è terribilmente, e ostinatamente marxista, che pensa che la proprietà privata è un crimine. La sua applicazione nel cosiddetto ‘socialismo reale’ che per settant’anni ha imperversato nell’est europeo, e anche in altri Continenti, è stata questa: una casa e un lavoro per tutti, con decisione ovviamente dello Stato-partito, nessuna possibilità di intrapresa e crescita economica. Il comunismo è imploso per questo, non è finito perché sconfitto da una guerra ma per la sua incapacità di coniugare la giustizia sociale con la libertà economica e aumentando la povertà dei gruppi collettivi a cui aveva promesso un’utopia.
Fratoianni parla di povertà ma non potrà negare che il suo Isee è immune da questo problema. Eppure, il fatto che abbia sostenuto apertamente la dichiarazione di Ilaria Salis dimostra che la sinistra estrema di questo Paese, che erode voti ai Cinquestelle, sta scegliendo una strada sempre più radicale. Lo si vede soprattutto in politica estera laddove il sostegno al popolo palestinese contempla di fatto una demonizzazione di Israele e un collateralismo con quei movimenti universitari e centri sociali che, invece, sono di fatto antisemiti o, come amano autodefinirsi, ‘antisionisti’.
Nicola Fratoianni punta a far crescere i suoi consensi nel campo dei centri sociali, cogliendo quei segmenti di rabbia che esistono in tutta Europa e virando verso un integralismo che diventerà un problema, prima o poi, per il Partito Democratico. Chi potrebbe mai votare una coalizione in cui non esistono riformisti ma spinte di comunismo arcaico e in cui si inneggia all’occupazione delle case sfitte e di fatto alla criminalizzazione della proprietà privata?
Per la neo eurodeputata di Verdi e Sinistra Ilaria Salis occupare case popolari non è reato e un’azienda che prova a recuperare gli affitti non pagati e gli alloggi sottratti a chi, in stato di bisogno, aspetta il proprio turno il lista d’attesa senza sfondare gli ingressi è «senza scrupoli». Epiteto affibbiato ad Aler Milano, l’azienda che gestisce il patrimonio di edilizia residenziale per conto della Regione Lombardia, che ha già dato mandato agli avvocati «di valutare se il tenore delle suggestioni personali» della Salis «possano ledere o diffamare» la propria immagine e reputazione»