Mentre l’anno scorso, il summit a guida giapponese, pose molta attenzione ai temi legati all’Indo-Pacifico, la presidenza italiana, quest’anno, punta tutto su Mediterraneo e Africa. Dalla guerra in Medioriente a quella in Ucraina, sono alcune delle tematiche calde sulle quali si discuterà nel corso del vertice. Per preparare i tavoli di discussione sono stati realizzati circa 130 gruppi di lavoro con 21 riunioni ministeriali, in modo da consentire alla presidenza italiana di dare continuità al lavoro svolto dalle precedenti presidenze del G7, in particolar modo da quella giapponese.