G7 – Giorgia in Puglia sugli scudi come, secoli fa, Bona Sforza d’Aragona

Non accadeva dai tempi della consorte di Polonia e granduchessa consorte di Lituania che la Puglia ospita una personalità politica di grande carisma. Dopo circa cinque secoli, toccherà alla Giorgia nazionale recitare un ruolo di primo piano, al cospetto dei grandi del pianeta, in Puglia, in occasione del G7. Un ruolo che, di fatto, aveva già istituzionalmente per essere alla presidenza del summit e per svolgere gli onori di “padrona di casa”. Ma a tutto ciò si aggiunge, poi, il risultato elettorale appena incassato che fa della premier italiana la figura di spicco europea nel contesto. Dopo la grande debacle del signorino dell’Eliseo e del suo collega tedesco, Giorgia Meloni si presenta al G7 con le credenziali di essere l’unica leader di governo europea che non solo ha tenuto al test elettorale ma che è anche cresciuta in punti percentuali di consenso. Cosa che non posso certamente dire il suo collega cancelliere tedesco Olaf Scholz e men che mai il presidente francese Emmanuel Macron, quest’ultimo, a differenza del tedesco, non solo ha perso la campagna elettorale per le europee ma, arriva in Puglia anche con la spada di Damocle delle prossime elezioni di fine giugno indette dopo che ha sciolto il parlamento in seguito al risultato elettorale. Un Macron che, negli ultimi mesi, aveva cercato di imporsi alla comunità internazionale tentando di scippare la leadership europea che per decenni era stata residente a Berlino. Insomma, come dire Macron che negli ultimi tempi ha badato a crearsi un ruolo europeo e internazionale ha trascurato la sua famiglia in casa che gli si è rivoltata contro e che lo fa arrivare al summit in posizione di grande debolezza, cosa che nei fatti agevola la Meloni con la quale non ha mai avuto amorosi rapporti di idilli politici.