G7: la stampa in ludoteca

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Dal media centre di Bari monitor oscurati fini alle quattordici , e giornalisti impegnati in degustazioni e biliardo.

La seconda giornata del G7 si apre con una spiacevole novità per i colleghi giornalisti: è vietato l’ingresso ai cronisti con i fotografi unici spettatori silenziosi dei fatti di Borgo Egnazia, nonostante le dichiarazioni piuttosto chiare ed eloquenti del premier Meloni che a margine della prima giornata di lavori del summit, prometteva nuove dichiarazioni nella giornata di oggi, specialmente alla luce dell’incontro odierno con il Papa, ospite più atteso per discutere di tematiche delicate come intelligenza artificiale e delle guerre che imperversano nel nostro mondo. Fonti governative nello speech di ieri esprimevano rammarico per alcuni articoli che riportavano dalle nell’organizzazione e nei contenuti riportati dal governo nelle discussioni, facendo peraltro appello senso “patriottico” della stampa. Oggi i giornalisti hanno monitor spenti e divieto di accesso per una decisione che sembra essere avvenuta nella serata di ieri; certe malelingue potrebbero gridare alla censura; l’impressione è che lo scopo sia stato quello di far godere la stampa nazionale ed internazionale delle prelibatezze culinarie del media center di Bari, con mozzarelle fatte al momento, deliziose birre artigianali alla lenticchia e tante prelibatezze pugliesi; e quindi volendo ben pensare potremmo parlare di una perfetta opera promozionale del Ministero dell’Agricoltura, anzi della sovranità alimentare per la gioia del Ministro competente e del Governo.

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