“L’Africa è un grande continente, ricco di potenzialità, di terre e di qualcosa che noi stiamo perdendo, i giovani. L’Africa va rispettata, noi abbiamo a disposizione la nostra storia, la capacità di produzione e formazione. Insieme possiamo garantire la sicurezza alimentare con cibo in quantità sufficiente e di qualità. Non vogliamo che il cibo diventi un carburante, abbiamo bisogno di prodotti che ci permettano non di sopravvivere ma di vivere bene. Questa è la sfida del governo italiano e spero che l’Europa e i Paesi del G7 la accolgano, evitando scorciatoie”. Così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al convegno organizzato da Origin Italia e Fondazione Qualivita dal titolo ‘Indicazioni geografiche italiane: uno strumento per la cooperazione internazionale’. Lollobrigida, che ha inaugurato il Forum sull’Africa nell’ambito del G7 in svolgimento a Siracusa, ha ripetuto la linea del governo: “Il rapporto con l’Africa deve essere senza logiche predatorie ma con rispetto”.
Lollobrigida ha incontrato il suo omologo dell’Uganda, Bright Rwamirama. Il colloquio si è concentrato “sul rafforzamento dell’amicizia che lega i due Paesi e sulle future prospettive di cooperazione nel campo commerciale”. I ministri – si legge in una nota – hanno condiviso le “pratiche virtuose”. L’Italia ha messo a disposizione la possibilità di “accedere alle tecnologie e formazione in campo agricolo. In modo particolare sono state approfondite le possibilità di cooperazione sul piano della meccanizzazione agricola tra Italia e Uganda”. Poi il faccia a faccia con il ministro dell’Etiopia, Girma Amente. Durante il bilaterale è stato ricordato il ruolo dell’Italia come partner strategico e storico dell’Etiopia. I ministri hanno dialogato sulle prospettive di cooperazione in comune anche alla luce delle iniziative già condivise tra le due Nazioni e si sono confrontati sul ruolo della ricerca come volano per la crescita.
“La democrazia ha un valore e riteniamo che la condivisione di questo valore ci permetta di immaginare un percorso che garantisca un quadro mondiale più equo e più sostenibile”, ha detto Lollobrigida aprendo il forum. “E che permetta ad altre nazioni di avere gli stessi benefici che abbiamo avuto noi. Do il benvenuto ai paesi dell’Africa e agli 11 rappresentanti di uno dei continenti più importanti, dal punto di vista agricolo certamente il più importante. Il 65 per cento delle terre coltivabili nel mondo è in Africa. È con l’Africa che dobbiamo provare a trovare un rapporto per crescere insieme, per affrontare le grandi criticità del pianeta insieme”.
“Per troppo tempo l’Africa – ha aggiunto il ministro italiano dell’Agricoltura – è stata vista a nostro avviso come un continente che avesse difficoltà da risolvere in maniera caritatevole, con un vaglia postale, con interventi spot. Noi crediamo invece ci debba essere un rapporto strategico. Siracusa è più a Sud della parte più a Nord dell’Africa”, dice davanti alle delegazioni di 11 stati africani. “L’Europa, attraverso la Sicilia, si integra con il continente africano, noi dobbiamo rispondere in maniera paritetica all’esigenza di nazioni africane di crescere ma anche del valore delle loro produzioni, perché si deve creare lavoro e ricchezza”.