Giorgia Meloni grida al complotto ma non sa guardare ad obiettivi comuni per lo sviluppo del Paese

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Quest’ estate rovente ha contagiato anche la politica e la stampa sotto gli ombrelloni. Come da rituale, anche quest’ anno abbiamo lo scoop de’ noi atri. Alessandro Sallusti in un suo editoriale, parla di un complotto ordito da una non meglio precisata stampa di sinistra e alcune toghe cosiddette rosse per colpire la Presidente del Consiglio attraverso un’ indagine a carico della sorella, Arianna, che , sempre da quanto si apprende dall’articolo di Sallusti, avrebbe favorito con il suo intervento alcune nomine ai vertici di alcune aziende di stato. Solo parole , che hanno sollevato una levata di scudi da parte di tutti gli uomini di Fratelli d’ Italia. Addirittura la Premier dalle terre di Puglia grida ad un complotto e ad un tentativo di delegittimazione della sua persona, così come è stato per Berlusconi. Polemiche ed esagerazioni a gogò , senza nessun riscontro ne’ fondamento. E’ sempre stato così da decenni e la stessa Meloni quando era all’opposizione non mi sembrava molto garantista. Del resto le ‘ malsane attenzioni’ di certa stampa e forse di certa magistratura politicizzata, ha contribuito lei stessa ad alimentarle , pensando di gestire la politica con i propri familiari, dimostrando di non volersi fidare di nessuno e questo per un leader politico e’ segno di grande debolezza. Piuttosto la Premier dovrebbe guardare ad obiettivi comuni per lo sviluppo del Paese. La politica può essere litigiosa su tanti temi , ma deve avere la capacità di individuare obiettivi di lungo periodo su cui concentrare le forze per lo sviluppo del Paese. La situazione economica del Paese è molto preoccupante e non bisogna essere un fine economista per rendersene conto. Lo sviluppo deve avvenire in modo omogeneo non a tre velocità come avviene adesso tra Nord , Centro e Sud. Abbiamo un Pil che non cresce o.quanto meno poco più dello zero. Da decenni manca una politica industriale e la nostra produttività è molto bassa. Tutto si basa su un’ economia finanziaria che e’ vicina al collasso e lo stato sociale e il capitale umano che sono fondamentali per lo sviluppo vengono trascurati e in qualche settore dimenticati. Le macchine si possono ammortizzare con investimenti mirati, il fattore umano, no! Il sistema dell’ Istruzione è al collasso. Abbiamo un numero di laureati che è la metà di quelli dei Paesi sviluppati. Ai giovani bisogna dare una possibilità concreta con obiettivi di piena occupazione . Bisogna tornare ad un’ economia reale che garantisca la crescita ed elimini le disuguaglianze. Bisogna assicurare un lavoro di qualità alle future generazioni, non per sopravvivere, ma un lavoro che dia un senso alla vita. Le forze politiche sia di destra che di sinistra, mettendo da parte le divisioni ideologiche, devono confrontarsi per individuare, pochi ma fondamentali obiettivi concreti per il bene del Paese. Alla Presidente del Consiglio, non un consiglio, non ne ha bisogno, ma un’ esortazione a trovare punti di convergenza,dialogo e non contrapposizioni. Metta da parte i complotti, smetta di usare specchietti per le allodole per distrarre l’ attenzione sui problemi reali e guardi avanti .

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