Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola

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Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. Al centro del colloquio i principali temi dell’agenda internazionale: dall’aggressione russa all’Ucraina alla la crisi in Medio Oriente, sino alla situazione in Venezuela.

Alla luce degli esiti del Consiglio Europeo del 17 ottobre, sono stati inoltre trattati i dossier europei di maggior rilievo come la gestione comune del fenomeno migratorio e il rilancio della competitività del Continente in vista di quello informale di Budapest del 7 e 8 novembre.

La presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, sostiene la necessità di trovare soluzione condivise e rilancia il patto dell’immigrazione e dell’asilo votato lo scorso aprile a Bruxelles.

Un’ora di colloquio a Palazzo Chigi subito dopo l’accoglienza nel cortile d’onore. Tanto è durato il faccia a faccia tra la premier Giorgia Meloni e la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, sui principali dossier europei.

Dopo il colloquio Metsola è stata ospite del programma di Bruno Vespa su Rai Uno “Cinque Minuti”, occasione per parlare a tutto campo di alcuni temi caldi della congiuntura politica, dalla candidatura di Fitto alla gestione dei flussi migratori, sottolineando il suo ruolo istituzionale e super partes.

“Io sono la presidente di tutto il Parlamento europeo – ha dichiarato Metsola – Vorrei lavorare con le forze propositive per dare delle risposte alle persone, agli agricoltori, all’industria.

“Conosco Fitto da tempo e non ho dubbi che farà un ottimo lavoro da commissario. Ci sarà un’audizione per tutti i commissari e quello che conta è la competenza: dare una vicepresidenza all’Italia è un passaggio importante, visto che parliamo di un Paese fondatore”, ha detto la presidente del Parlamento europeo. Naturalmente, come Parlamento abbiamo dei nostri processi. Avremo adesso un’audizione per tutti i commissari dove conta la competenza. Per me che l’Italia abbia una vicepresidenza è anche un gesto per un Paese grande come l’Italia, un Paese fondatore”.

“Io sto qua come presidente di tutto il Parlamento europeo, 720 deputati. Io voglio lavorare in questo spirito con le forze costruttive per dare delle risposte alle persone, agli agricoltori, all’industria. Su tutto in questo spirito come l’Europa è stata costruita da De Gasperi, di Spinelli. È questo spirito che dobbiamo trovare nella maggioranza di chi costruisce, non chi distrugge” ha dichiarato la presidente dell’Europarlamento Metsola, nel suo intervento su Rai1.

Roberta Metsola indica la strada da percorrere e rilancia il patto dell’immigrazione e dell’asilo votato lo scorso aprile a Bruxelles: “Lo abbiamo votato anche con l’aiuto dei colleghi italiani. Al suo interno ci sono soluzioni innovative dopo decenni di blocco, perché protegge le frontiere esterne, mostra fermezza con chi non è identificabile, garantisce un rimpatrio sicuro e rapido e si dimostra forte contro i trafficanti: dobbiamo sempre tenere a mente che parliamo di esseri umani, non di numeri”.

“L’accordo tra Italia e Albania è un accordo bilaterale tra uno Stato membro e uno Stato che sta per diventare membro dell’Ue – ha detto Metsola – Ci sono soluzioni nel Patto che vanno in questa direzione. Naturalmente come Parlamento europeo porremo delle domande ma non dobbiamo avere paura di discutere del tema della migrazione, abbiamo fatto di tutto per non parlarne per troppo tempo”.

“Mi voglio congratulare con l’Italia per la presidenza del G7, perché sia il G7, che gli Stati Uniti hanno preso una decisione molto importante, oggi, per dare l’aiuto finanziario all’Ucraina. E’ una decisione che rimarrà attiva anche dopo le elezioni che avremo negli Stati Uniti fra pochi giorni” ha detto la presidente del Parlamento Europeo.

Secondo Metsola, sul Medio Oriente l’Ue deve continuare a “chiedere una de-escalation, a denunciare il ruolo dell’Iran, a chiedere il rilascio degli ostaggi e a portare avanti il nostro aiuto umanitario. La situazione in Medio Oriente è una catastrofe”.

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