Gli ostacoli alla via delle riforme

È evidente a tutti che l’ Italia sta pagando a caro prezzo il non voto alla maggioranza Ursula. Il rapporto sullo stato dell’Unione europea è particolarmente aspro nei confronti del nostro Paese. La ragione va ricercata nella , molto discutibile, scelta della nostra Premier di posizionarsi ai margini del cosiddetto establishment europeo, che definisce gli equilibri e persino lo stato d’animo in cui nasce la nuova Commissione. Qualcuno ha ritenuto troppo aspri i rilievi mossi al nostro Paese, ma ad una attenta analisi , non è così. Anche il Presidente della Repubblica parlando alla cerimonia del Ventaglio, ha parlato di atti eversivi a proposito delle intimidazioni verso la libertà di stampa. La misura ormai è colma e l’ opinione pubblica percepisce questo stato di cose, aumentando il senso di incertezza sociale. Se vogliamo dare a questi eventi un’ interpretazione in chiave politica, bisogna prendere atto che il governo a guida Meloni, si sta indebolendo. Gli incidenti di percorso che si susseguono favoriti da scelte errate , fanno venire alla luce un’ immagine di crescente precarietà. Allo stato delle cose è un governo che naviga a vista e ci sono tutti i presupposti per immaginare una crisi di governo, anche se a medio termine. Parlare di una Meloni debole, non ci si riferisce al rapporto di forze con un’ opposizione che è lontana dal costituire una valida alternativa. Quando si parla di indebolimento, si intende che la prima fase del governo è terminata e la Meloni sembra aver perso la verve dei primi mesi. Prendiamo ad esempio il premierato, una riforma voluta da Fratelli d’ Italia e dalla sua leader, avrebbe bisogno di uno slancio enorme per essere discussa e approvata in Parlamento, considerando che non ci sia un’ intesa tra maggioranza e opposizione, che non sia un gioco al ribasso. Considerando anche che in questi ultimi mesi appare tutto il logorio di Giorgia Meloni e quindi diventa un pericoloso azzardo insistere, ritenendo di avere intorno a sé lo stesso vento favorevole. Il Premierato non è il cavallo di battaglia della nuova era. In un momento di debolezza, andare ad una prova di forza e’ un controsenso.