I patrioti pacifisti Vannacci e Salvini contro il riarmo europeo e il nuclear-presidente Macron

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Il giorno dopo il consiglio Ue sul riarmo e l’Ucraina parla il vicepremier Matteo Salvini, rimarcando l’unità della maggioranza ma attaccando il presidente francese Emmanuel Macron. “Sulla guerra in Ucraina, la linea del governo è compatta, non c’è nessuna ipotesi di invio di militari italiani. Non c’è nessuna ipotesi di usare i fondi di coesione invece che per sviluppare i territori per comprare armi.

Vogliamo investire in sicurezza nazionale quindi, se serve comprare equipaggiamento e mezzi e personale per la Guardia costiera, per l’aviazione, per la Marina, per l’esercito, per la polizia e per i carabinieri, ben vengano, però l’esercito europeo comandato da quel matto di Macron che parla di guerra nucleare, no, mai”, dice il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine di un evento a Palazzo Lombardia.

“Sono orgoglioso da segretario della Lega e da vicepremier che in più di mille piazze italiane, ed è un numero notevole, ci sono i gazebo della Lega che aspettano i cittadini che vogliono la fine di questa guerra, mentre qualcuno parla di debito pubblico comune europeo per comprare carri armati. Mi sembra folle”, aggiunge il ministro dei Trasporti.L’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci si scaglia contro il piano europeo per il riarmo da 800 miliardi di euro, proposto dalla Commissione guidata da Ursula von der Leyen. In un’intervista ad Affaritaliani.it, il generale critica duramente la direzione intrapresa dall’Unione Europea, accusandola di destinare risorse ingenti a missili e armamenti anziché a settori cruciali come sanità, energia, sicurezza e difesa delle frontiere.

“L’Europa, che per anni ha imposto rigide regole di stabilità impedendo la crescita, ora si indebita per la truffa del Green Deal e propone lo stesso approccio per il riarmo”, sostiene Vannacci, sottolineando come l’Unione stia sacrificando gli interessi dei cittadini per una strategia bellica: “L’UE spinge per la guerra invece di costruire la pace”

Il politico leghista critica aspramente la posizione dell’Europa nei confronti della Russia, accusandola di voler proseguire il conflitto con Mosca anziché favorire la diplomazia. “La Russia viene dipinta come il grande Satana, mentre attentati e crimini contro cittadini europei vengono perpetrati quasi quotidianamente da immigrati spesso irregolari”, attacca Vannacci, ribadendo la necessità di un cambio di rotta nelle politiche di Bruxelles.

Secondo l’europarlamentare, l’Unione Europea ha ormai perso il contatto con la realtà, operando attraverso una tecnocrazia autoritaria e antipopolare. “Gli stessi leader europei che sfilano con le bandiere arcobaleno e parlano di pace, oggi votano per un’escalation militare senza precedenti, ostacolando il dialogo tra USA e Russia”.

“L’UE impone direttive che ignorano le esigenze locali, danneggiando chi produce ricchezza e lavoro. L’obiettivo è chiaro: ridurre la sovranità nazionale per sostituirla con un’autorità tecnico-burocratica”, sostiene Vannacci, rilanciando l’idea di una nuova Europa basata sulle identità nazionali e sulla volontà popolare.

“Questa Europa va cambiata profondamente. Con la Lega e con i Patrioti vogliamo costruire un’Europa che difenda i popoli, non che imponga regole calate dall’alto”, conclude.

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