IA e l’ossessione del sorpasso cinese

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A tutti i costi l’ America vuole vincere la corsa all’ intelligenza artificiale che si deciderà entro dieci anni. L’ unico competitor è la Cina di Xi Jinping, anche se gli Usa dispongono in questo campo del triplo dei brevetti cinesi .L’ ossessione del sorpasso cinese ha portato Trump ad annunciare il progetto ‘ Stargate’ . Un primo investimento di circa 100 miliardi di dollari ed altri cinquecento nel prossimo quinquennio. Il progetto prevede la costruzione di infrastrutture e centri dati dove assumere i migliori ricercatori . Elon Musk però è fuori. Nulla da meravigliarsi ,l’ obiettivo di Trump è quello di creare una competizione tra gli oligarchi delle Big tech per evitare di essere schiacciato dalla loro presenza ingombrante e forza finanziaria. Il tutto con l’ obiettivo di dettare le regole del gioco nella competizione con la Cina. La sfida non può essere vinta solo dallo Stato o dalle aziende private che vanno in ordine sparso , ma occorre una convergenza di competenze in vista dell’ obiettivo comune. Trump sa bene che nella corsa all’ intelligenza artificiale, lo Stato non controlla le aziende private , alcune delle quali hanno una forza finanziaria addirittura superiore allo stesso governo. Questa corsa è selvaggia e pericolosa per l’ umanità che rischia, se non ben definita attraverso regole precise, di sottomettere lo stesso uomo che ne è l’ artefice . In conclusione l’ obiettivo, come già ribadito, è battere la Cina e definire i percorsi della competizione in modo da evitare che aziende fuori regole, non utilizzino le tecnologie a fini malefici. Intanto Trump deve affrontare al suo interno la competizione tra i padroni dell’ AI. Già Mark Zuckerberg ha annunciato che entro l’ anno Meta varerà un’ intelligenza artificiale con le conoscenze di un ingegnere di medio livello. Quindi le nostre app non saranno più prodotte dall’ uomo ma da tecnici AI. Ai giudizi e alle profezie apocalittiche su dove ci può portare l’ AI, si contrappongono i sostenitori che asseriscono che l’ AI favorirà la reindustrializzazione del Paese. Ecco perché Trump tra i suoi primi decreti ha previsto non solo la tassazione per le big tech, ma addirittura l’ abolizione delle garanzie di trasparenza decretate da Biden . Libero gioco e libera sfida senza nessun vincolo e il migliore vincerà . In pochi anni la vita politica e sociale del popolo americano sarà scandita dall’ Ai e lo stesso varrà per la Cina e a cascata per il resto del mondo che avrà solo la scelta, si fa per dire, di adattarsi a quanto da altri progettato e realizzato .

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