Ignazio La Russa, tra generale Vannacci e Decima Mas

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“Non ho il piacere di averlo conosciuto, non me lo ricordo, come generale lo rispetto, come politico ho qualche dubbio”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, sul candidato della Lega alle Europee, Roberto Vannacci. “Ha detto delle cose ovvie, altre sulle quali si può essere altrettanto ovviamente contrari”, ha aggiunto citando il caso in cui il generale ha evocato la X Mas in un video elettorale. Per La Russa l’unico risultato è che i militari del Comsubin “alle parate del 2 giugno hanno sempre gridato ‘decima’ tranne quest’anno”.

“Nessuno ha mai tirato in ballo la Decima Mas, che peraltro è stata costituita da uomini che tuttora nella memoria hanno la medaglia d’oro, quelli prima della Repubblica sociale“. Il loro seguito, spiega La Russa, “sono i Comsubin, che nella sfilata del 2 giugno hanno sempre gridato ‘Decima’ tranne quest’anno, forse per non confondersi con la campagna elettorale di Vannacci. L’unico effetto è stato che non hanno potuto gridare ‘Decima’, non mi pare un gran bel risultato”.

Nessun ammiccamento alla X Mas, per la quale “rimando a ciò che si evince consultando il sito ufficiale della nostra Marina Militare, Forza Armata il cui comando, come sancisce l’art. 87 della Costituzione, è in Capo al Presidente della Repubblica”. Pina Castiello, sottosegretaria leghista del ministero per i rapporti con il Parlamento, respinge al mittente le accuse che le sono piovute addosso per un video in cui il taglio della torta viene fatto con la X della decima Mas.  “Al netto di questo mi lasci dire che a Sinistra hanno totalmente smarrito il senso dell’ironia. Se una battuta a margine di un evento conviviale viene piegata in modo così furioso ad uso della più becera propaganda, vuol dire che di argomenti davvero non ne hanno”. Il richiamo alla Decima Mas nel video di Castiello ha evocato il generale Vannacci, che la X l’ha messa al centro del suo spot elettorale: “Vannacci lo conosco da poco, ma ho plaudito in più di un’intervista alla sua candidatura nelle file della Lega”, sottolinea. “È un generale pluridecorato, che ha difeso l’onore dell’Italia in tutto il mondo, dimostrando coraggio, senso del dovere e amore per la Patria. Dunque, una persona di grande affidabilità”. “Noi -conclude- abbiamo bisogno di un’Europa meno attraversata da furore ideologico e più vicina ai reali bisogni dei cittadini. Soprattutto si avverte il dovere indifferibile di difendere con le unghie e con i denti i valori più identitari della nostra civiltà, oggi troppo spesso messi in discussione. Il Sud, alla luce della accresciuta importanza del Mediterraneo, sempre più centrale nei nuovi scenari geopolitici, può giocare un ruolo determinante”.

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