Il Festival di Sanremo lo ha vinto Olly ma anche Cristicchi ha lasciato il segno

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Il Festival lo ha vinto Olly con “Balorda nostalgia” la sua è una vittoria sancita dal televoto dove ha preso il 31% perché il verdetto finale è stato: Olly 23,8% davanti a Lucio Corsi col 23,4. Terzo Brunori Sas col 20, 3 davanti a Fedez col 17,7 e infine Cristicchi col 14,8.
Carlo Conti ha dominato con la sfida degli ascolti, relegando Amadeus nel passato della Rai.

Hanno vinto Lucio Corsi (pur arrivando sempre secondo sia con le cover che con la gara) e Brunori Sas (in realtà ha vinto il Premio della Critica della Sala Stampa) perché hanno riportato la canzone d’autore a Sanremo, facendosi conoscere dal grande pubblico, ottenendo anche un apprezzamento generale. A Corsi anche il merito di aver riportato Topo Gigio nella tv dei grandi, facendo tornare bambini generazioni di italiani.

Per gli italiani ha vinto Simone Cristicchi
Ha vinto Simone Cristicchi con “Quando sarai piccola” che ha fatto emozionare non solo il pubblico dell’Ariston (per la cronaca ha ricevuto il Premio della Critica della Sala Stampa Radio e Tv). Una canzone che affronta il tema dei figli che si prendono cura dei genitori anziani malati e non autosufficienti.

Ha vinto Fedez, riuscito a recuperare un po’ di credibilità persa tra il divorzio dalla Ferragni, la lite con Tony Effe e le rivelazioni su Angelica Montini. Merito soprattutto della cover con Masini che cantava “Bella stronza” e lui che rappava assumendosi le sue responsabilità per la rottura con la Montini, finendo con la frase “Ti ho dato tutte le ragioni per essere una bella stronza”.

I cuoricini di Coma Cose già tormentone
Ha vinto Massimo Ranieri che nella serata delle cover con i Neri per Caso con “Quando” in versione a cappella ha dimostrato ulteriormente di essere un grande interprete, mentre “Tra le mani un cuore” non è una canzone memorabile, nonostante la firma di Tiziano Ferro e Nek.

Marcella Bella è arrivata ultima ma si è divertita con la sua “Pelle diamante”, unica canzone “femminista” in gara. La sua vittoria è stata soprattutto nella serata delle cover per aver cantato “L’emozione non ha voce” di Adriano Celentano e aver fatto tributare al fratello Gianni, autore della canzone e presente in prima fila, una standing ovation, un doveroso omaggio ad un grande autore, e cantante, della canzone italiana che la malattia ha reso praticamente senza parole, come il titolo del suo brano scritto per Celentano.

Hanno vinto i Coma Cose. La loro “Cuoricini” sarà il tormentone dei prossimi mesi. Potrebbe sembrare una canzone di San Valentino per via di quei “Cuoricini” che ti entrano subito in testa e non se ne vanno più, mentre invece è un brano sulle coppie di tutte le età alle prese con le distrazioni offerte dai social (“Un divano e due telefoni / È la tomba dell’amore”). Altri tormentoni (e quindi altri vincitori) saranno “Tu con chi fai l’amore” dei The Kolors, “Chiamo io chiami tu” di Gaia e “Amarcord” di Sarah Toscano.

Giorgia, è arrivata sesta alla gara, ma ha vinto il Premio Tim e la serata cover con Annalisa per l’interpretazione di “Skyfall” di Adele in cui ha dato dimostrazione delle sue doti vocali.
Ha vinto Settembre che con la sua “Vertebre” si è aggiudicato il premio delle Nuove Proposte, sperando di poter avviare una carriera musicale di successo.

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