Non è solo la prima volta di un Papa al vertice politico dei paesi occidentali ma è la prima volta che una chiesa si interroga sull’impatto di una rivoluzione tecnologica. Nella storia era capitato che la chiesa di Roma si esponesse su l’impatto di alcune scoperte scientifiche, come accadde con Galileo Galilei, oppure con la circolazione dei “prodotti” di una rivoluzione tecnologica, come accadde con la stampa, ma è la prima volta che la chiesa cattolica e le altre religioni monoteiste, pongono un’attenzione “preventiva” sull’impatto sociale di una tecnologia. La rivoluzione digitale ha portato anche questa novità. L’atteso annuncio della partecipazione di Papa Francesco al G7 ha finalmente trovato conferma oggi, con un videomessaggio della premier. L’Italia, in collaborazione con la gendarmeria vaticana, si sta già preparando per garantire la sicurezza di questo evento senza precedenti, che vedrà il Pontefice partecipare al vertice dei grandi leader mondiali. La presidenza italiana del G7 intende promuovere l’iniziativa della Santa Sede sull’Etica nell’Intelligenza Artificiale, con la “Rome Call for AI Ethics”, portandola all’attenzione degli altri leader mondiali durante il vertice in Puglia. La premier ha sottolineato l’importanza della presenza di Papa Francesco, prevedendo un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale per l’Intelligenza Artificiale. L’intelligenza artificiale è diventata una priorità per il pontificato di Papa Francesco, riconoscendone le immense opportunità, dalla sanità alla formazione, ma anche la necessità di regolamentarne l’uso. Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, è uno dei pionieri di questa iniziativa, coinvolgendo leader religiosi, aziende e istituzioni accademiche in tutto il mondo nella sottoscrizione della “Rome Call”. Questo documento vuole fornire una cornice valoriale per l’applicazione responsabile delle nuove tecnologie. Il Papa ha recentemente incontrato il CEO di Cisco, Chuck Robbins, elogiando gli sforzi dell’azienda nell’aiutare nella formazione dei detenuti, sottolineando l’importanza di utilizzare l’Intelligenza Artificiale per il bene dei più vulnerabili, e non per fini nefasti. La prossima tappa della Rome Call sarà ad Hiroshima, Giappone, dove sarà adottata anche dai leader delle religioni orientali, dopo essere stata sottoscritta dai capi delle principali religioni monoteiste. Padre Paolo Benanti, consigliere del Papa sull’IA, sottolinea l’importanza di questo impegno etico nell’era dell’intelligenza artificiale, affermando che la partecipazione del Papa al G7 è di grande rilevanza per promuovere un futuro di pace e prosperità. La politica italiana ha accolto con favore l’invito di Meloni al Papa, definendolo una “lungimirante iniziativa”. Questo evento storico al G7 rappresenta un momento significativo per mettere in evidenza il ruolo cruciale dell’etica nell’uso delle tecnologie emergenti, e la voce del Papa sarà un faro di saggezza e compassione in questo dibattito globale.
Il Papa al G7 su l’intelligenza artificiale
Date: