BRUXELLES – La commissione Affari Giuridici (Juri) dell’Eurocamera, a quanto si apprende da fonti parlamentari qualificate, ha chiesto ulteriori informazioni su dieci commissari designati.
Tra questi, spiegano le stesse fonti, c’è anche il candidato italiano Raffaele Fitto, al quale sarebbero state chieste integrazioni sulle sue partecipazioni immobiliari.
La commissione Juri è titolare dell’esame su eventuali conflitti di interesse dei candidati e ha dato via all’esame sulla base dei documenti, riservati, inviati dai commissari designati nei giorni scorsi.
Gli europarlamentari che la compongono hanno il compito di esaminare i documenti riservati inviati dagli aspiranti commissari per verificare l’esistenza di possibili conflitti di interesse.
A Fitto (Coesione e Riforme) la commissione avrebbe domandato delle integrazioni sulle sue partecipazioni immobiliari. Insieme a Fitto sarebbero finiti sotto esame anche la portoghese Maria Luísa Albuquerque (Servizi Finanziari e Unione dei Risparmi e degli Investimenti), la slovena Marta Kos (Allargamento e Vicinato Orientale), la croata Dubravka Šuica (Mediterraneo) e l’olandese Wopke Hoekstra (Clima e Tassazione).
Fitto ha dichiarato di possedere sette appartamenti, di avere quote in altre tre abitazioni, di avere dei terreni e il 15% di una farmacia di Brindisi che vale 150 mila euro
Fitto dovrà passare anche l’esame della commissione Affari Regionali (le audizioni si svolgeranno dal 4 al 12 novembre), tappa che precederà il voto finale dell’Europarlamento sull’intera squadra di von der Leyen. Ma il 3 ottobre anche un altro italiano si prende la scena in Europa. L’eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito Democratico Europeo, Sandro Gozi, è stato eletto presidente della Delegazione all’Assemblea Parlamentare per il Partenariato tra Ue e Uk.
L’ex sottosegretario agli Affari Europei dei governi Renzi e Gentiloni guiderà una commissione mista composta da 35 eurodeputati e 35 parlamentari britannici. Gli onorevoli si occuperanno delle relazioni reciproche e negozieranno numerosi dossier legati alla Brexit.
«Le relazioni tra Ue e Uk entrano in una nuova fase politica con l’arrivo di Keir Starmer a Downing Street e l’avvio della nuova Commissione von der Leyen», spiega Gozi. «In qualità di presidente la mia intenzione è di lavorare con la Commissione parlamentare Ue-Uk per promuovere e intensificare il dialogo e la cooperazione tra le due sponde della Manica, con proposte che potremmo presentare già in vista del primo Summit Ue-Uk annunciato per l’inizio del 2025».
Politico.eu ha pubblicato quelle che potrebbero essere le dichiarazioni presentate, sono documenti riservati e che verranno resi pubblici solo una volta terminato il processo di esame. Il vice presidente, Valdis Dombrovskis, è stato invece ‘rimandato’ perché ha sostanzialmente presentato una dichiarazione di conflitti d’interesse vuota. Altri commissari non hanno svelato l’elenco dei clienti di cui sono stati consulenti nell’ambito dei loro precedenti incarichi. Tutti hanno tempo fino a giovedì per presentare i documenti integrativi richiesti.
“Ci sono alcuni commissari problematici ma tali problemi possono essere presi in considerazione dalla commissione Affari Giuridici dell’Eurocamera perché i punti in questione non sono menzionati nelle lettere inviate dai candidati”. Lo ha detto la capogruppo della Sinistra Ue, la francese Manon Aubry, parlando alla stampa al termine della sessione della commissione Affari Giuridici sulla valutazione dei conflitti d’interesse dei commissari designati Aubry tra i candidati “problematici” ha indicato anche Raffaele Fitto, Maria Luís Albuquerque e Martha Kos.
“Anche il commissario olandese Hoekstra ha lavorato alla Shell ed è stato menzionato nei Panama Papers e a lui sarà affidato il dossier della fiscalità ma tutto questo, secondo le norme vigenti, non può essere preso in considerazione dalla procedura di valutazione e non c’è abbastanza tempo”, ha concluso Aubry.