Il pellegrinaggio di Giorgia Meloni: da Trump a Milei

Il viaggio compiuto sabato, da Giorgia Meloni, a Parigi su invito di Macron per la riapertura della cattedrale di Notre dame , è stata anche l’occasione di conoscere il neo eletto Presidente degli Usa Donald Trump e incontrarsi di nuovo con il suo amico Elon Musk. Una ‘ photo opportunity’ , come l’ hanno definita alcuni giornali. Ma tornando in Italia e precisamente al Circo Massimo dove si sta tenendo Atreju, la festa di Fratelli d’Italia, si trova come suo ospite il Presidente argentino Javier Milei, che ha attraversato l’ Oceano per andare ad una festa di partito. In breve , Giorgia Meloni in due giorni ha incontrato Trump, Musk e Milei, quest’ ultimi strenui sostenitori del ridurre al minimo l’ intervento economico dello Stato nella società, perché serve solo a cercare consenso politico, mortificando le leggi del mercato. Ma Giorgia Meloni non può abbracciare tale visione, considerato che il suo partito, Fratelli d’Italia, poggia su di una solida tradizione statalista e nulla fa pensare che possa cambiarla. Allora ci si chiede : qual’ è il senso di questi incontri? Quale messaggio si vuole inviare? Forse si cerca di fare capire agli italiani che la cultura di sinistra non è più in grado di cogliere le istanze sociali; c’è anche il tentativo di entrare in sintonia con Donald Trump e il suo conservatorismo innovatore. Di Milei ammira i primi successi ottenuti in Argentina nonostante lo scetticismo iniziale degli osservatori internazionali. Ma la Meloni, anche se volesse seguire la strada di costoro, praticamente sa che è impossibile in Italia. Alla fine l’ intento più importante per la Premier è entrare nelle grazie del nuovo Presidente degli Usa e farsi apprezzare per il suo modo di governare, approfittando dell’ affanno francese e del fatto che il suo partito, FDI, è disallineato rispetto ai tradizionali partiti europei. Ma il buon rapporto con Trump rischia di entrare in rotta di collisione con la strategia attraverso cui l’ Italia si è inserita nella Commissione von der Leyen, dalla quale ha appena ottenuto una vicepresidenza esecutiva con Fitto.