Il potere di un popolo informato

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Alexis de Tocqueville, filosofo e politologo francese, aurore del celeberrimo saggio, la democrazia in America , con una frase riassume in sintesi il più alto ideale politico dell’ età moderna: ” La conoscenza e il sapere che escono dalle torri d’ avorio e diventano proprietà di tutti i cittadini, padroni di per sé capaci di comprendere il mondo in cui vivono”. Questa frase fatta propria dal Presidente Mattarella nel suo discorso alla cerimonia del ventaglio, non è una precisazione generica, ma pertinente e attuale, in una realtà politica sempre più contrassegnata da molti tentativi di spostare l’ ordinamento democratico e liberale verso la democrazia illiberale. Il presidente ha esplicitamente fatto riferimento al rischio in cui , oggi, incorre l’ informazione, con riferimento esplicito al.pestaggio di un giornalista, avvenuto a Torino pochi giorni fa, ad opera di alcuni militanti di estrema destra sottolineando anche il problema delle distorsioni e falsificazioni generate da manipolazioni di parte. Fenomeno quest’ ultimo riconosciuto con allarme dall’ UE, che sul rapporto sullo stato di diritto, ha sollevato molti rilievi sul nostro Paese. A partire dalla riforma della giustizia, cosiddetta riforma Nordio e dall’ emendamento Costa, per giungere ai rischi sempre più frequenti delle querele per diffamazione e di continue e costanti intimidazioni, l’ Italia è sempre più criticata. E a questo si somma la riforma costituzionale sul premierato. Tutto sembra innestarsi all’ interno di un processo di costante restringimento degli spazi di partecipazione democratica e di conforto plurale, che tende sempre più a rafforzare il potere esecutivo e nel contempo limita quelle che sono le prerogative del Capo dello Stato e del Parlamento che tradizionalmente sono i pilastri su cui si reggono le democrazie liberali. Quindi è la sfera pubblica ad essere più minacciata , l’ informazione pilotata e addomesticata, in sintesi meno libera, il sistema istituzionale sempre più esposto all’ assalto del populismo e del sovranismo. Prende corpo una società sempre più stressata ed incapace di trovare il giusto equilibrio tra istituzioni e cittadini. Il monito di Mattarella e i continui ammonimenti di Bruxelles, fanno emergere un dato allarmante: il nostro Paese si allontana sempre più dallo stato di diritto e sembra avviarsi verso una società afona e senza fondamenti istituzionali. E solo la libera informazione, un popolo informato, sono e saranno più che mai linfa vitale per la democrazia.

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