Il sonno della ragione pervade la Francia

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Il rigurgito sovranista , ispirato e finanziato dalla Russia, ha conquistato dopo l’Italia anche la Francia di Macron. Tra una settimana sapremo se il Presidente francese con la sua mossa di sciogliere il Parlamento e andare alle elezioni ha fermato le destre reazionarie o ha consegnato la Francia nelle loro mani . Ieri sera Macron ha tentato l’ultima mossa : la desistenza. Ritirare i suoi candidati, là dove un democratico può battere la destra reazionaria di Le Pen. La sinistra di Melenchon ha dato il suo assenso. In molti collegi il ballottaggio consente di partecipare anche al terzo classificato. Quest’ultima disperata mossa del Presidente molto probabilmente impedirà alla Le Pen di raggiungere la maggioranza assoluta. Intanto i francesi hanno risposto all’appello di Macron di recarsi alle urna ; hanno partecipato il 68% degli aventi diritto ( in Italia alle ultime europee il 49% e alle amministrative di due settimane dopo il 48%) , però si sono mobilitati contro di lui. Nonostante la Francia sia una democrazia e uno Stato più antico del nostro e l’antifascismo abbia radici più profonde, non è scampata al canto ingannevole delle sirene della destra reazionaria. Mezza Francia è sotto choc per il timore che la Le Pen possa arrivare al potere. Se domenica prossima dovesse avere la maggioranza assoluta, ci sarebbero gravi ripercussioni. I mercati che già hanno mandato avvisi chiari perdite consistenti della borsa , ai mugugni delle banlieus, alle agenzie di rating che hanno declassato l’enorme debito pubblico francese che in termini assoluti è il più alto d’Europa, anche se l’Italia batte la Francia come debito pro capite. La Francia tra poco più di un mese ospiterà i giochi olimpici e sarà difficile gestire l’ordine pubblico se dovessero verificarsi tumulti di piazza. Macron sperava di ricompattare il proprio campo e mettere i francesi difronte a una scelta ancora più importante di quella delle europee. Ma ad oggi i fatti lo hanno smentito.Il suo campo è imploso. A questo punto al Presidente per salvarsi non gli resta che mettersi sotto ‘ l’ala protettrice ‘ del Nuovo Fronte popolare . Forse così potrà limitare i danni, ma non potrà puntare alla vittoria. Se la Le Pen dovesse avere la maggioranza assoluta e governare la Francia con il programma portato avanti , avremo la fine del debito comune, del progetto di difesa comune, del PNRR, degli eurobond , della solidarietà europea. Per la Francia sarebbe un suicidio, perché la sua forza è più politica che economica.Membro del Consiglio di sicurezza dell’ONU , ma finanziariamente garantita dalla Germania. La Francia al pari del nostro Paese senza l’Europa sarebbe finita. Il sonno della ragione l’ha pervasa e questo potrebbe generare catastrofi sociali ed economiche .

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