Secondo fonti internazionali, il primo ministro israeliano, Netanyahu, avrebbe dichiarato, tre giorni fa, durante una riunione del suo gabinetto di governo che non ci sarebbe stato “pranzo gratis”, con tutta probabilità riferendosi ai cibi provenienti dagli aiuti umanitari internazionali, per i palestinesi e che il rilascio dei prigionieri israeliani sarebbe stato il prezzo per consentire l’ingresso di cibo, medicine, carburante e tende per i civili palestinesi sfollati.