L’esercito israeliano è pronto ad invadere Rafah. I militari aspettano solo il via libera del gabinetto di guerra. Lungo il confine meridionale con Gaza, l’esercito ha concentrato una elevata quantità di carri armati e veicoli blindati: l’attacco dovrebbe arrivare via terra attraverso il valico israeliano di Kerem Shalom, vicino a Rafah. L’Idf ha aggiunto che la brigata 162, finora nel nord e nel centro della Striscia, si è avvicinata alla città meridionale. Scende in campo la diplomazia internazionale per evitare una escalation dagli esiti imprevedibili. Su tutti l’Egitto che tenta di rilanciare i negoziati ed oggi una delegazione di funzionari egiziani è attesa in Israele. Il Cairo teme che un attacco a Rafah possa generare una lunga scia di profughi palestinesi che potrebbero entrare nel Sinai e quindi spinge Hamas ad un accordo nella speranza di ottenere il rinvio dell’attacco israeliano. L’Egitto vorrebbe proporre uno scambio su larga scala di ostaggi israeliani in cambio di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane oltre a una tregua di diverse settimane. Oltre allo scambio di prigionieri e ostaggi, la proposta egiziana prevede che durante il cessate il fuoco le truppe israeliane si ritirino da vari punti della Striscia e permettano ai palestinesi sfollati di tornare alle loro case nel Nord di Gaza, cosa che Israele ha finora rifiutato.
Israele pronta ad attaccare Rafah. L’Egitto preme per un accordo
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