Il fenomeno altoatesino rappresenta ad oggi l’eccellenza sportiva italiana nel mondo, ma il nostro paese “drogato” di calcio stenta a riconoscerlo.
Il mondo ha incoronato Sinner come tra i migliori tennisti al mondo, numero due del ranking Atp e detentore dell’Australian Open; anti personaggio a tal punto da rifiutare i palcoscenici nazional popolari come Sanremo e con lo scarso uso dei social risulta il vincente peggiore in assoluto per il pubblico italiano.
La cosa che genera però ilarità è lo scontro generazionale che ha creato la sua ascesa tra le stelle del tennis, infatti la vittoria di Sinner all’Australian Open ha fatto intervenire Nicola Pietrangeli che ha stuzzicato il giovane tennista in più di un’occasione con lo stereotipato liet motiv che prima tutto era meglio, perfino le sue vittorie, nonostante sia oggettivo che Jannick ha vinto di più, prima e meglio dell’illustre predecessore. Il tennis è la benedizione dell’antipersonaggio Sinner infatti proprio la sovraesposizione mediatica del calcio in passato ha bruciato, quantomeno dal punto di vista comunicativo,tanti “crac” Da Cassano a Zaniolo, passando per Balotelli. Tutti sempre sotto l’occhio del ciclone per essere stati investiti di pesanti eredità calcistiche che loro non avevano mai chiesto. Sinner vive lontano dal Bel paese, fa uno sport che gli garantisce tranquillità, usa poco i social e non sopporta i palcoscenici : una garanzia di longevità e a noi non resta che continuare a gioire.
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