Non si è fatta attendere la reazione ucraina all’invito alla tregua di Orbán. Andriy Yermak, consigliere del presidente ucraino, subito dopo l’incontro tra Zelensky e Viktor Orbán, a Kiev, ha fatto sapere che l’Ucraina ascolterà qualsiasi raccomandazione per porre fine al conflitto ma non compromessi “sui valori del Paese”. L’Ucraina non è pronta e non vuole cedere nessuna porzione di territorio al fine di far cessare il conflitto. Ieri, Orbán aveva invitato il presidente ucraino, Zelensky a considerare un cessate il fuoco per potere arrivare quanto prima alla pace con la Russia. Il presidente ucraino ha espresso gratitudine al collega ungherese per il sostegno ricevuto e ha rilanciato auspicando che possa essere proprio l’Ungheria a organizzare un secondo vertice di pace con tutti i leader mondiali, come quello tenutosi in svizzera tre settimane fa, all’indomani del G7. Ma dal Cremlino Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha dichiarato, nel corso di un’intervista radiofonica, “tutte le parole sulla pace sono solo parole di copertura, l’obiettivo è solo uno, infliggere una sconfitta strategica alla Russia”.