L’ improvvisa torsione sovranista di Giorgia Meloni

Date:

Dalla conferenza stampa di fine anno tenuta a Palazzo Chigi , abbiamo appreso che è diventata portavoce e consulente a titolo gratuito di Elon Musk. È questo il dato più clamoroso che emerge dalla lunga maratona con i giornalisti, durata circa tre ore, della Premier Giorgia Meloni. Unica leader europea, escludendo il già noto Premier ungherese, Victor Orban, a schierarsi apertamente al fianco del miliardario americano nella sfida contro le forze democratiche del Vecchio Continente. Un ‘ ingerenza e una minaccia che è sotto gli occhi di tutti e che solo il governo italiano, o meglio, il Presidente del Consiglio, non vede o non vuole vedere. L’ allarme è scattato in tutti i Paesi, anche quelli più vicini al mondo conservatore, come la Gran Bretagna. L’ eclettico, il visionario , come ama definirsi , sta andando oltre , a nostro modesto avviso. Lui cerca di creare una nuova destra globale per relegare la democrazia in un angolo e ridurla ad un mero ricordo. In Europa ha preso di mira tutti i leader dei governi dei paesi partner dell’ Italia: Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna. Nonostante ciò la Meloni , l’ unico capo di governo in Europa, ne fa una strenua difesa e come se non bastasse ne nega l’ ingerenza negli affari degli Stati, ma addita in George Soros colui che è solito finanziare forze politiche in molti Stati europei tra cui l’ Italia. E alla luce di questa improvvisa torsione sovranista inizia il 2025 di Giorgia Meloni, forte dell’ appoggio che le viene dall’ altra parte dell’ Oceano Atlantico e fiera di poter essere considerata la portavoce di Trump in Europa , con ciò togliendo questo ruolo al suo alleato Salvini , che da qualche giorno sembra essere andato in letargo. Mentre la Premier ha lo sguardo tutto intento a guardare gli Usa, l’ Europa inizia a reagire difronte a questa escalation di provocazioni e si levano le voci della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e del Consiglio d’ Europa, Antonio Costa che hanno detto a chiare lettere che” L’ UE europea proteggerà l’ integrità delle nostre democrazie e libertà” . Una risposta chiara che non lascia spazio agli equivoci e che contrasta con quanto la Meloni ha affermato in conferenza stampa. Dalla lunga maratona di Palazzo Chigi emerge anche la disaffezione della Presidente del Consiglio per la riforma sul Premierato , che lei stessa l’ aveva ribattezzata, come ‘ la madre di tutte le riforme ‘. E a tal proposito dice chiaramente che nell’ impossibilità di portare avanti la riforma, potrebbe por mano ad una modifica della legge elettorale. L’ altro dato emerso è la scarsa considerazione di Matteo Salvini e della Lega , al quale ha inviato tre messaggi al vetriolo: ha chiuso la porta del Viminale, ha detto no al terzo mandato, facendo intendere che il candidato Presidente in Veneto spetta a FDI , infine ha fatto capire che non difenderà ad oltranza l’ autonomia differenziata nell’ eventuale referendum. A questo punto, a Salvini che sembra essere andato in letargo , non resta che rispondere.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Condividi post:

Sottoscrivi

Popolare

Articoli Correlati
Articoli Correlati

Dal 17 al 19 gennaio all’Off/Off Theatre in scena ‘Barbari, Barberini e Barbiturici’

La satira come prospettiva da cui osservare il mondo....

Biagio Izzo in L’Arte della Truffa – dal 15 gennaio in Sala Umberto

La vita di Gianmario e della moglie Stefania viene...

Bocciata la class action contro il Ponte sullo Stretto di Messina

No alla class action contro la Società Stretto di...