L’ Iran sconfitto. E la sua corsa all’ arma nucleare?

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Tutti parlano della sconfitta dell’ Iran , ma tutti hanno dimenticato la sua corsa all’ arma nucleare. L’arricchimento dell’ uranio da parte di Teheran sta ricevendo scarsa attenzione. Qualora la Repubblica islamica dovesse dotarsi di armi nucleari, ne risentirebbero rapporti di forza nel mondo intero. Partendo dall’ assunto che in politica non esiste il vuoto, possiamo dire che il crollo dell’ Impero sovietico ha favorito le azioni militari degli Usa contro l’ Iraq. La fine del regime di Saddam Hussein ad opera degli anglo- americani, ha permesso all’ Iran di estendere la propria influenza nel Medioriente. Quel vuoto ha consentito all’ Iran di acquisire un peso sulla Siria e poi in Libano con gli Hezbollah e in molte aree a maggioranza sciite in Iraq. In Siria Teheran agiva , possiamo dire, per procura attraverso gli Hezbollah che sostenevano il regime dispotico di Bashar El Assad. E’ stato il vuoto provocato dai colpi inferti dall’ esercito israeliano ad Hezbollah, a permettere alle milizie jihadiste di assumere il controllo su gran parte della Siria. Ad ogni buon conto , non ci possiamo nascondere che l’ egemonia di Teheran si è indebolita. Adesso in Medioriente si guarda all’ incognita rappresentata dal nuovo Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che tra poco più di un mese si insedierà. A questo punto Teheran si troverà un nemico acerrimo e sarà costretto a cambiare la sua strategia espansiva. Il possesso dell’ atomica potrebbe accrescere il rilievo politico militare , un vero cambio di marcia della storia. In medioriente, per la prima volta, non sarebbe solo Israele, a detenere l’ arma atomica. Non si può parlare di Iran sconfitto, tralasciando il fatto che la sua corsa all’ arma atomica prosegue senza sosta, anche se la Repubblica islamica continua a sostenere che l’ Uranio servirebbe solo a scopi civili. Nello stesso tempo il ministero degli Esteri ha fatto sapere, che in caso di inasprimento delle sanzioni , l’ Iran non esiterà a dissociarsi dal Trattato di non proliferazione nucleare. E’ altresì chiaro a tutti gli osservatori, che l’ eventuale corsa al nucleare da parte di Teheran potrebbe essere usato come eventuale arma di ricatto, in vista di un negoziato con Trump. Di stati che mirano a minare gli equilibri occidentali ce ne sono diversi: la Corea del Nord che fornisce a Mosca armi e uomini per la guerra in Ucraina e Mosca ricambia con l’ invio a Pyongyang, di tecnologia missilistica e atomica. E’ opportuno non gridare alla sconfitta prima di accertarsi che il nemico si sia arreso.

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