Hillary Clinton, già first lady alla Casa Bianca con Bill, già segretario di Stato con Barack Obama, successivamente sconfitta da Donald Trump alle prime presidenziali vinte dal tycoon, pubblica un intervento per insultare l’attuale presidente degli Stati Uniti.
«A preoccuparmi, non è l’ipocrisia – scrive Hillary sul quotidiano diretto da Mario Orfeo – è la stupidità. Siamo tutti sconvolti – letteralmente! – che il presidente Trump e il suo team non facciano attenzione a proteggere le informazioni riservate o a rispettare le leggi federali sulla conservazione dei documenti. Ma già lo sapevamo».
Hillary è fondamentalmente smemorata visto che lo scandalo Wikileaks è nato proprio sotto la sua amministrazione e moltissime delle sue comunicazioni riservate sono finite in Rete e ancora oggi consultabili.
Per la moglie dell’ ex presidente degli Stati è «ben più grave che i vertici dell’Amministrazione Trump abbiano messo in pericolo i nostri soldati condividendo piani militari su un’app di messaggistica commerciale e inavvertitamente abbiano invitato nella chat un giornalista. È rischioso. Ed è davvero stupido. Questo episodio è soltanto l’ultimo di una serie di ferite autoinferte dalla nuova Amministrazione, che sta dilapidando la forza dell’America e mettendo in pericolo la nostra sicurezza nazionale».
Poi sottolinea: «Oggi l’Amministrazione Trump non sta reinventando il governo: lo sta demolendo – E non ho nemmeno accennato ai danni arrecati da Trump quando familiarizza con dittatori come Putin, fa saltare le nostre alleanze – moltiplicatrici di forze che estendono di molto la nostra portata e condividono i nostri fardelli – e fa piazza pulita della nostra influenza morale compromettendo lo stato di diritto in patria. Né ho parlato di come sta affossando la nostra economia e facendo esplodere il nostro debito nazionale».
Non viene considerato nello scritto che in realtà l’economia americana è collassata con Obama ed è stata rilanciata nel corso del primo mandato del presidente Trump. Ed è uno dei motivi per cui il tycoon è stato eletto a furor di popolo anche nel novembre 2024.
Nel marzo del 2015 fu reso noto che Hillary Clinton, nel corso del suo mandato come segretaria di Stato, fece abitualmente uso del proprio mail server privato per scambiare comunicazioni istituzionali tramite posta elettronica. In particolare, fu accertato che il server personale dell’ex first lady aveva ospitato 113 messaggi contenenti informazioni riservate, tra cui 22 documenti classificati top secret. Molti detrattori dell’ex senatrice hanno aspramente criticato tale condotta, ritenendola gravemente inappropriata e potenzialmente lesiva della sicurezza nazionale. A luglio 2016, la FBI portò a termine un’inchiesta formale sull’accaduto, giudicando il comportamento di Hillary Clinton «estremamente negligente».