Questa clausola impedisce a Matteo Salvini di tornare al Viminale, a prescindere dalla sentenza di assoluzione del Tribunale di Palermo. La regola posta da Giorgia Meloni all’inizio delle trattative per la formazione del governo, stabiliva che nessuno poteva assumere un incarico ministeriale già ricoperto. Il leader leghista ha la memoria corta se dopo l’ assoluzione di Palermo ha fatto intendere che gli sarebbe piaciuto tornare al Ministero degli Interni. A parte il fatto che il diktat potrebbe essere superato solo da una decisione collegiale e Tajani a chiare lettere ha detto che Piantedosi resterà saldo al suo posto. Ma soprattutto c’è l’opposizione della Premier. Giorgia Meloni non intende, assolutamente, aprire il vaso di Pandora del rimpasto per ragione di politica Interna e internazionale. Questo perché un eventuale rimpasto bloccherebbe il governo per giorni e poi perché attualmente non ci sono gli stessi equilibri del 2022; non solo.per le rivendicazioni di Tajani per l’ aumentato peso elettorale di Forza Italia, ma soprattutto per i nuovi assetti che stanno prendendo corpo nel Carroccio nel Nord Italia. Mettere tutto in discussione non piace alla Premier, ma non conviene nemmeno a Salvini . Per il governo si intravede subito un problema: se la dichiarazione del leader leghista oggi può apparire come una boutade , un domani potrebbe essere una mina . Specie se l’ operazione Albania dovesse rivelarsi fallimentare, a quel punto il leader leghista potrebbe ricordare la sua stagione al Viminale e il contrasto all’ immigrazione clandestina; in questo modo contesterebbe la gestione Piantedosi, ma indirettamente colpirebbe la Presidente del Consiglio. Ecco perché nel corso di alcuni colloqui, la stessa, ha chiesto al titolare del Viminale una maggiore chiarezza di comunicazione sui temi immigrati e sicurezza, che rappresentano i capisaldi della politica del governo. Quindi possiamo argomentare che Salvini non ha esitato un minuto a dire che gli avrebbe fatto piacere rioccupare la poltrona occupata da Matteo Piantedosi che lui stesso ha proposto per l’ incarico , lo stesso fu suo capo di Gabinetto nel governo Conte 1. Ci sono rumors interni al Carroccio che fanno intendere che i rapporti tra il Ministro e il Vice Premier non sono più idilliaci; lo testimonia il fatto che Piantedosi in un suo dossier sull’ immigrazione clandestina, ha sottolineato che negli ultimi dieci anni , i picchi di minori arrivi si sono registrati durante il suo dicastero e precedentemente quando ricopri il ruolo di capo di Gabinetto, proprio di Matteo Salvini. Come si dice ? A buon intenditore poche parole!
La Premier non intende aprire il vaso di Pandora del rimpasto
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