La scure di Trump si abbatte sulla ricerca

Gli osservatori e noi giornalisti ci stiamo sforzando di capire la logica che sottende ai comportamenti di Donald Trump e del suo delfino , il miliardario Elon Musk, posto a capo del Dipartimento per l’ efficientamento della pubblica amministrazione. In tutti i Paesi si cerca di migliorare l’ efficienza della pubblica amministrazione e negli Stati Uniti già di per sé è permeata da un pragmatismo fatto di poche e chiare regole e chi le viola paga. Perciò non si capisce il perché di questo furioso cambiamento che ha portato a tagli di intere fasce di impiegati a prescindere dalle loro capacità e dal loro ruolo. I tagli sono iniziati nelle strutture pubbliche dedicate alla salute dei cittadini a partire dall’ USAID l’ ente di cooperazione internazionale che si occupa di finanziare gli aiuti nel Sud del mondo per curare le malattie infettive. E questo è uno dei tanti esempi. Sono caduti sotto la scure del Presidente americano anche i dipartimenti che si occupano della salute degli animali, del settore agroalimentare, persino le stazioni meteorologiche. Ma quello che ancor di più stupisce ha tagliato i finanziamenti alle Università, mettendole praticamente in ginocchio. E ad essere colpiti sono soprattutto i giovani ricercatori che hanno studiato per un decennio e sono indebitati fino al collo. Sono proprio questi che da un giorno all’ altro si sono ritrovati in condizione di disperazione. Possiamo allora sostenere che Trump vuole risparmiare per fare il bene del Paese ? Non è così. I tagli stanno colpendo solo le fasce più deboli, mentre i plutocrati continuano ad arricchirsi. Colpire la ricerca vuol dire eliminare quella fonte di scoperte scientifiche che hanno rivoluzionato la vita dell’ uomo e provocato una paralisi che ci lascerà privi di informazioni, di collaborazioni, di notizie e di nuove cure per le malattie più gravi. A questo punto è inevitabile che anche noi in Europa accuseremo questo colpo, anche se da alcuni punti di vista, potrebbe costituire un’ opportunità. Difatti noi europei, a causa di questi repentini quanto furiosi cambiamenti , diventiamo di fatto leader assoluti dell’ eccellenza accademica e scientifica mondiale. Un’ opportunità, quindi, da cogliere aumentando i finanziamenti per la ricerca che ci permetterebbe di sorpassare definitivamente gli Stati Uniti. Non solo riarmo per la difesa dei confini dell’ UE che è nata e si è retta fino ad oggi sui valori della pace e della democrazia.