In questi giorni il dibattito sul decreto sicurezza ha acceso riflessioni profonde e, talvolta, preoccupanti. Sul Corriere della Sera, il sindaco di Napoli e presidente dell’ANCI, ha lanciato un grido d’allarme sulla crescente intolleranza e sul disagio sociale che rischiano di far dilagare povertà ed emarginazione, con conseguenze che potrebbero destabilizzare la nostra società. |
Come Associazione Don Bosco 2000, attiva quotidianamente sul campo per costruire percorsi di inclusione e solidarietà, non possiamo restare indifferenti di fronte a questo scenario. Non è reprimendo il malessere sociale che si costruiscono soluzioni durature. Repressione e chiusura non sono risposte: servono politiche di integrazione, concrete ed efficaci, che possano prevenire lo scontro sociale e trasformare il disagio in opportunità di crescita per tutti. |
“La nostra società è ormai multietnica. Accettare questa realtà significa gettare le basi per un futuro in cui nessuno venga lasciato indietro. La diversità è una ricchezza, non una minaccia. Ma affinché questa visione diventi reale, occorre lavorare insieme: istituzioni, associazioni e cittadini” afferma Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000. |
SI è di fronte a un malessere che riguarda l’intero Paese, da nord a sud. Per questo “serve uno sforzo condiviso, una visione politica che sappia andare oltre la paura e l’indifferenza, puntando su percorsi di inclusione sociale, educazione e sostegno alle famiglie più fragili, italiane e straniere” conclude Agostino Sella. |