Il panorama politico italiano è afflitto da una sorta di crisi sistemica: a fronte di una maggioranza compatta anche se in competizione, ci sono opposizioni divise che stentano a trovare un’ intesa comune. Il problema più grande, al momento è del PD che ha come obiettivo quello di guidare l’ alternativa al centro destra, quando arriveranno le elezioni. Elli Schlein, la segretaria, è stata chiara” l’ avversario si batte a condizione di non inseguirlo né di imitarlo.” Ma al momento non si intravede nessuna alleanza nel centro sinistra; i partiti che ne fanno parte si compattano al massimo in occasione delle elezioni amministrative e spesso vanno anche in ordine sparso. In questi giorni tiene banco la proposta di Franceschini, che propone di andare in ordine sparso e semmai unirsi nell’ uninominale. La Schlein non sembra entusiasta della proposta e ritiene , per il momento, di contrastare la Meloni, e poi poco prima del voto sarà la legge elettorale a costringere tutti .a stare uniti. E questo a sinistra. In mezzo ci sono i Cinque Stelle di Giuseppe Conte che vanno alla ricerca di un’ identità che li differenzi, poi Renzi e Calenda l’ uno contro l’ altro armati e infine l’ area cattolica e riformista che lamenta una sorta di emarginazione. Bisogna però riconoscere che Elli Schlein, ha avuto il merito di tirare su, le sorti di un partito che dopo le politiche del 2022, tutti davano per finito. Conte che sognava il sorpasso, invece, si è dovuto accontentare del sogno . La segreteria del PD tenterà di trascinare la maggioranza sul terreno più scomodo: la grande questione sociale, i salari bassi, le liste d’ attesa negli ospedali, la Casa. Temi centrali sui quali non è facile mantenere le promesse, tenuto conto che il Paese ha un debito pubblico tra i più alti al mondo. C’ è poi la congiuntura internazionale che contribuisce all’isolamento del centro sinistra, mentre il centro destra con le sue competizioni interne è vincente in Italia. Le posizioni egemoniche degli Usa a trazione Trump rischiano di spingere il PD verso l’ antiamericanismo. In Europa c’ è un’ avanzata delle destre senza precedenti e alle prossime elezioni del 23 Febbraio in Germania, l’ Afd, l’estrema destra filo- nazista rischia una forte affermazione. Intanto il Presidente Usa cerca il dialogo non con l’ UE ,ma con i singoli Stati membri, con il malcelato tentativo di dividere l’ Europa. Se per ipotesi di andasse alle elezioni anticipate entro un anno , la sinistra non potrebbe presentarsi come un’ alternativa credibile. In sostanza riteniamo che la sinistra più che il centrosinistra che non esiste se non a livello di sporadiche alleanze, non uscirà mai da logiche minoritarie se non elaborerà nuove idee e programmi oltre alle alleanze. Stare sempre in difesa alla lunga logora e sfinisce.
La sinistra e la strategia incompiuta
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