Lo scopo del viaggio negli Usa di Giorgia Meloni, ha lo scopo di ricucire una tela antica, oggi, lacerata. Evitare o ridurre il rischio che la relazione storica che ci lega oltre Oceano sia spezzata dalla crisi internazionale è più che mai necessario. Mentre il Primo ministro spagnolo ha scelto di andare in Cina, quasi a sancire la rottura del legame con gli Usa , l’ Italia di Giorgia Meloni, invece, cerca di recuperare il rapporto storico. Sarà un viaggio esplorativo e saranno affrontati i temi del conflitto in Ucraina e dei dazi. La nostra Presidente del Consiglio, se ne sarà capace, farà un discorso pragmatico, utile a rafforzare l’ immagine del nostro Paese e al tempo stesso manterrà un atteggiamento di lealtà verso l’ Unione europea. Lo stesso Trump ha detto che in materia di dazi tratterà con l’ UE e non con i singoli Stati. Rispetto al conflitto russo-ucraino, la Premier dovrà capire se Trump è soggiogato da Putin oppure è rimasto quello che durante la campagna elettorale diceva che avrebbe posto fine al conflitto in ventiquattrore. Senza alcun dubbio, la tragedia della domenica delle Palme in Ucraina ha inferto un colpo duro al facile ottimismo di Trump sulla fine del conflitto. Ancora il Presidente americano sembra accettare con remissività, le scuse del Cremlino circa la strage dei civili a Sumy. Ma un cedimento a Mosca avrebbe il sapore di una resa . Poi c’ è il tema delle spese militari della Nato che l’ Italia è pronta ad alzare al 2% del Pil. Troppo poco rispetto al 5% chiesto da Trump. Ma la Premier si presenterà al Presidente Usa anche come capo di un governo formato da una maggioranza divisa sui temi di politica internazionale. Intanto Salvini prova a tacere in attesa dell’ arrivo del vice Presidente Usa , Vance .
La tela di Meloni
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