Le Pen, i suoi impresentabili e l’appoggio di Mosca

Sono giorni di imbarazzo per Marie Le Pen e per il suo partito, Rassemblement national. Diversi suoi candidati sono impresentabili, perché anti democratici tra il ridicolo e il tragico. La direzione di RN è in enorme imbarazzo perché il rischio di vanificare decenni di normalizzazione e di far apparire il partito ligio alle regole democratiche, è concreto. Il problema a dire il vero non riguarda solo RN , una buona dose di impresentabili la troviamo anche tra le fila di Melenchon, che al contrario di Le Pen non si imbarazza, anzi si presenta in TV con estremisti islamici e pro Hamas. In ogni caso la questione di candidati inadeguati è diventato un problema serio per RN che sta per portare all’Assemblea Nazionale almeno 200 deputati e diventare il primo partito di Francia. Alcuni osservatori ritengono che al secondo turno parecchi elettori della Le Pen potrebbero optare per il non voto perché ritengono che la Le Pen abbia messo su una squadra che solo apparentemente sembra qualificata a svolgere un eventuale ruolo di governo, ma in realtà sia inadeguata e impreparata. Del resto lo stesso Bardella ha espressamente ammesso che non c’è stato il tempo di selezionare i candidati per l’improvviso e inaspettato scioglimento anticipato del Parlamento da parte di Macron . A questo si aggiunga che è arrivato il non gradito sostegno del Ministro degli Esteri russo. Una sorta di abbraccio mortale o un invito a non dimenticare il passato alla Le Pen? La leader di RN non può cancellare i suoi rapporti con Putin , il prestito ottenuto di nove milioni di euro da una banca vicina al Cremlino , il suo additare il Presidente russo come un modello da seguire. Ma se RN affronta le ultime ore di campagna elettorale con molte difficoltà impreviste è una riduzione delle aspettative di vittoria totale , domenica prossima, per Macron che ha generato tutto , le cose non vanno meglio. Il Presidente francese spera in una coalizione che non comprenda Melenchon, nonostante l’accordo di desistenza. Possiamo allora dire che la chiarezza cercata da Macron a poche ore dal voto si è fatta ancora più lontana? Ancora poche ore di pazienza e lo sapremo .