Le Reti Neurali Liquide accendono le ipotesi di una accelerazione nelle auto a guida autonoma 

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Quanti calcoli servono per gestire un’auto in movimento? Talmente tanti che fino a poco tempo fa si pensava fosse impossibile realizzarle. Ora tutto sta cambiando ad una velocità impressionante. Le intelligenze artificiali generative, infatti, hanno dato una accelerazione impensabile fino a pochissimo tempo fa e l’innovazione non smette di accelerare. Un nuovo capitolo nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale, infatti, si sta scrivendo grazie a una tecnologia innovativa: le reti neurali liquide. Ideate da Daniela Rus, direttrice del Laboratorio di informatica e intelligenza artificiale del MIT, queste reti stanno rivoluzionando il panorama dell’IA con la loro architettura flessibile e altamente efficiente. Le reti neurali liquide sono un tipo relativamente nuovo di modello di intelligenza artificiale, caratterizzato da neuroni governati da equazioni che prevedono il comportamento nel tempo. Questa caratteristica, ispirata al funzionamento del cervello dei nematodi – microscopici vermi, invisibili ad occhio nudo -, conferisce una notevole flessibilità all’architettura, consentendo di ottenere risultati sorprendenti con dimensioni ridotte e minor potenza di calcolo necessaria. A differenza dei modelli tradizionali di LLM, che conta su un’enorme quantità di parametri e neuroni, le reti neurali liquide possono raggiungere risultati impressionanti con un numero molto più limitato di componenti. Ad esempio, un modello addestrato per la navigazione di un drone può contenere solo 20.000 parametri e meno di 20 neuroni, garantendo prestazioni elevate con risorse computazionali ridotte. Oltre alla dimensione ridotta e alla maggiore efficienza computazionale, le reti neurali liquide offrono un’altra caratteristica intrigante: l’interpretabilità. La loro architettura semplificata facilita la comprensione della funzione di ciascun neurone, aprendo la strada a una maggiore trasparenza nel processo decisionale dell’IA. Ma ciò che rende veramente uniche le reti neurali liquide è la loro capacità di adattarsi dinamicamente al loro “successo” nell’elaborazione. Queste reti, infatti, considerano sequenze di dati anziché singoli istanti e regolano dinamicamente lo scambio di segnali tra i neuroni, consentendo loro di affrontare efficacemente i cambiamenti nell’ambiente circostante. I risultati ottenuti finora sono straordinari: le reti neurali liquide hanno dimostrato di superare altri algoritmi all’avanguardia nella previsione di valori futuri in una varietà di settori, dalla chimica atmosferica al traffico automobilistico. Ma ciò che suscita maggiormente l’interesse è il loro potenziale nella navigazione autonoma, dove hanno dimostrato capacità eccezionali nel gestire le sfide del mondo reale. Possiamo dire che reti neurali liquide rappresentano un cambio di paradigma, ancora lontano da essere accettato ma che determina una svolta significativa nell’ambito dell’intelligenza artificiale, offrendo prestazioni superiori, maggiore interpretabilità e una flessibilità senza precedenti. Con il loro impatto sempre più evidente, queste reti promettono di guidare l’evoluzione futura delle tecnologie intelligenti.  

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