Ieri a Grottammare presso la sala convegni Kursal gremita all’inverosimile organizzata dall’Azione Cattolica diocesana sul tema: ”Economie di guerra. Il mondo attuale tra business bellico e speranze di pace”. Interventi autorevoli e di alto spessore quelli di Mons. Gianpiero Palmieri – Vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e del Prof. Fabrizio Battistelli – ordinario del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Roma “La Sapienza” e presidente dell’Istituto Ricerche Internazionali Archivio Disarmo – IRIADAd aprire i lavori, con un saluto istituzionale, il Sindaco di Grottammare Alessandro Rocchi. leitmotiv un’affermazione di Albert Einstein, “Non esiste un modo per la pace, la pace è il modo”, Nel corso della serata si è parlato della speranza di pace come concetto profondamente radicato nella storia e nella cultura umana.
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Essa rappresenta l’aspirazione universale a un mondo libero da conflitti, violenza e guerre. Speranza e pace costituiscono il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo Tuttavia, la speranza di pace non è solo un’utopia. Essa richiede un impegno costante e concreto da parte di tutti nessuno escluso perché la speranza di pace è un motore fondamentale per il progresso dell’umanità. Essa ci spinge a superare le divisioni e a costruire un futuro in cui tutti possano vivere in armonia.Quanto costa “𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎?”.
Nella discussione molto partecipata con domande poste dai presenti in sala, si è cercato di capire quali sono le ripercussioni di carattere politico e sociale che coinvolgono la nostra vita e che derivano dall’attuale contesto bellico che si sta vivendo a livello internazionale. Proprio per questo, ha partecipato all’incontro anche il Console Onorario della Repubblica di Moldova, Roberto Galanti che nel suo intervento ha posto l’accento sull’importanza vitale della speranza. Il Console Onorario Galanti, oltre a portare i saluti istituzionali, ha lasciato il segno della sua partecipazione con la consegna ai due relatori di opere inedite preparate dall’Artista internazionale Carlo Gentili presente in sala.La speranza, ha concluso Galanti, è che la “speranza” possa offrire un assist per poter arrivare non ad una tregua, non ad un cessate il fuoco, ma ad una equa pace definitiva per poter tornare ad una felice e tranquilla convivenza tra i popoli.