Il palco di Pontida 2024 parla diverse lingue, quelle dei tanti ospiti stranieri, e per un giorno diventa la ‘capitale’ dei sovranisti e della destra Europa dura e pura. Tanto che qui si auto celebra la ‘Santa Alleanza’ della dell’estrema destra europea. Ma la kermesse della Lega è servita a sbandierare ai lumbard l’autonomia differenziata e a lanciare la gara alla solidarietà allo stesso segretario finito al centro di un “processo vergognoso”. Due temi che servivano per ricompattare la base a difesa del suo segretario sia su vicende politiche che giudiziarie. Altri slogan sono serviti a poco, tranne il tema della cittadinanza agli stranieri utilizzato da Orban per riscaldare i cuori dei supporters leghisti. Tutto lo stato maggiore della Lega rivendica il successo dell’autonomia. Sul palco sono presenti tutti i ministri, compreso Giorgetti, a rivendicare il successo del partito. Roberto Calderoli, il ministro che ha firmato il testo di legge, spiega “di aver mantenuto la promessa di Pontida della scorso anno, di aver portato i fatti”. Luca Zaia dice di non temere “un referendum che ancora non c’è. Portiamo una riforma per tutto il paese, non siamo per l’equa condivisione del malessere ma per l’equa condivisione del benessere”. Attilio Fontana, invece, chiede di “essere messo nelle condizioni di governare meglio, di spendere i nostri soldi nel modo migliore che riteniamo”. Poi è la volta della difesa di Matteo Salvini ‘vittima’ del processo Open Arms. Ed è proprio il premier ungherese Viktor Orban che definisce il segretario della Lega “un eroe”, l’eroe dei patrioti europei “per aver difeso i confini”. L’ungherese, dopo aver rivendicato “zero immigrati nel mio paese, chiede addirittura di occupare Bruxelles e di lasciare lì i migranti”. Ma a sostegno di Salvini ci sono l’olandese Geert Wilders, gli austriaci di Fpo, di André Ventura di Chega, la formazione portoghese e degli spagnoli di Vox. Tutti pronti da Pontida per ‘accompagnarlo’ a Palermo, per il processo Open Arms. “Marine Le Pen è sotto processo, Trump si è salvato da un proiettile assassino”, e Matteo Salvini è a processo a Palermo. “Ma possono arrestare una persona, non un intero popolo. E soprattutto non possono fermare la Santa Alleanza dei popoli europei che oggi nasce a Pontida. Noi non molliamo”, ha detto il leader della Lega, che sul processo di Palermo ha ribadito di essere pronto ad andare “in carcere a testa alta”. “Noi non molliamo, noi non molliamo, noi non molliamo – ha ribadito Salvini -. Grazie alla grande Lega e agli amici arrivati da tutta Europa. Lega nata da 40 anni per dare forza e territori, per dare coesione sociale e speranza ai nostri popoli, Lega storia di coerenza. Dal prato di Pontida un eterno grazie a Umberto Bossi e a Roberto Maroni per averci accompagnato fin qua”. Naturalmente parla anche di politica e soprattutto della nuova manovra finanziaria. “Se qualcuno deve pagare qualcosa in più, paghino i banchieri e non gli operai. Il governo è compatto, è un governo di amici prima ancora di alleati, ovviamente ogni tanto discutiamo come ogni famiglia, ma poi si trova sempre la soluzione”, spiega il vice premier.
Lega, Salvini: “A Pontida nasce santa alleanza”.
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