Con l’aumentare dei rischi legati ad una possibile escalation bellica tra Libano e Israele, sono diverse le compagnie aeree internazionali che stanno decidendo, nelle ultime ore, di cancellare i collegamenti con la capitale libanese. Proprio l’intensificarsi degli scontri tra Hezbollah e Israele, sta alterando il traffico aereo sul Libano. Fenomeno, però, che non sembra interessare gli emigrati libanesi che come ogni anno tornano a casa per trascorrere l’estate nella loro terra d’origine in compagnia dei loro familiari, forse perché per loro, il pericolo di una guerra è un fatto con il quale sono, da anni, abituati a convivere. Le autorità libanesi, come preannunciato dal presidente palestinese dagli Usa, attendono una risposta come rappresaglia di Israele in risposta al missile, che il fine settimana scorsa, sulle alture del Golan, ha colpito un campo di calcio nella città di Majdal Shams uccidendo una dozzina di ragazzini e ferendone altri e tanti. Per le autorità israeliane, da subito, gli autori di quel raid furono individuati negli Hezbollah, nonostante la decisa smentita dell’ organizzazione libanese, che si è subito dichiarata estranea all’attacco. Intanto, a Beirut le compagnie aeree Swiss, Eurowings e Luthansa hanno precauzionalmente sospeso i voli. La compagnia di bandiera di Berlino, insieme a Eurowings e Swiss ha reso noto che fino al prossimo 5 agosto tutti i collegamenti previsti con Beirut sono sospesi. Anche Air France ha cassato alcuni voli da e per la capitale libanese, mentre diverse altre compagnie hanno deciso di modifiche ai programmi di volo.